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Scozia: siamo a metà strada nella corsa alla riduzione delle emissioni

(Rinnovabili.it) – Dati ufficiali pubblicati dal Governo scozzese hanno confermato che il paese, impegnato nella riduzione delle emissioni del 42% entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990, si troverebbe ormai a metà strada per il raggiungimento dell’obiettivo. “Il nostro settore energetico sta giocando un ruolo di primo piano nella corsa alla riduzione delle emissioni, con quasi un quarto della domanda di energia elettrica della Scozia soddisfatta grazie alle energie rinnovabili nel corso del 2008,” ha riferito il Ministro del Cambiamento Climatico, Stewart Stevenson. Sottolineando il continuo impegno del paese nei confronti della produzione di energia a basse emissioni, Stevenson ha posto l’accento sull’imminente valutazione di progetti e inizio dei lavori per la realizzazione di 10,6 GW di eolico off-shore su tutto il territorio “Questo investimento aggiuntivo significa che l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili svolgerà un ruolo ancora maggiore, mentre cerchiamo di ridurre ulteriormente le emissioni” ha specificato.

Nonostante la quota delle rinnovabili scozzesi sia in crescente aumento l’attenzione del Ministro è stata posta anche sul settore dei trasporti, il cui inquinamento risulta in crescita annunciando che il Governo sta valutando interventi per la realizzazione di nuove linee ferroviarie e per il miglioramento del servizio bus in modo che, coprendo il territorio in maniera più capillare consentano ai pendolari di lasciare a casa l’automobile preferendo il trasporto pubblico, meno dannoso per l’ambiente.
Sul fronte energetico importanti sono state le dichiarazione del ministro dell’Energia Jim Mather “La Scozia ha un vantaggio competitivo fantastico nello sviluppo delle energie rinnovabili. Questo governo deve indirizzare lo sviluppo adottando misure che guidino il progresso e che facciano superare gli ostacoli legati alla generazione di energia” ha commentato ricordando l’importanza del ruolo del settore idroelettrico, che vanta anni di esperienza e un potenziale notevole. Grazie a questi dati il Governo sta, infatti, valutando progetti di pianificazione per la realizzazione di impianti di sfruttamento della risorsa idrica tra 1 e 50 MW interessato a stimolare anche il mercato delle piccole istallazioni.

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