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Scozia: sfrutterà le onde con 26 boe ‘energetiche’

(Rinnovabili.it) – L’ambiziosa idea di sviluppare un progetto da 60 milioni di sterline per lo sfruttamento del moto ondoso a largo della Scozia, lungo le coste delle Isole Shetland, ha preso il via la scorsa settimana quando la società Pelamis, esperta nello sfruttamento dell’energia generata dalle onde, ha firmato un accordo con il colosso energetico europeo Vattenfall.
Il piano Aegir, dal nome di un mitologico Dio norvegese del mare, prevede il posizionamento di 26 boe ‘Pelamis P2’ che saranno in grado di generare fino a 200 MW di potenza, sufficiente a coprire il fabbisogno energetico annuale di 13mila famiglie.
Il primo ‘convertitore di energia delle onde’ è attualmente in costruzione presso lo stabilimento di Leith, destinato ad essere messo in funzione nel 2014 visto che i lavori per la costruzione del progetto inizieranno non appena arriverà il permesso per il posizionamento dei cavi sottomarini che collegheranno la stazione energetica alla terraferma.
Con la messa in opera dell’impianto il Paese riceverà un valido contributo per la riduzione della produzione di gas serra, valore che è stimato si aggirerà intorno al 42% entro il 2020, come previsto dalla normativa scozzese sul Climate Change.
Richard Dixon, direttore del WWF Scozia, ha detto che l’energia marina è una opportunità fantastica per il Paese grazie all’ “enorme potenziale delle fonti rinnovabili” grazie alla vastità delle coste e delle enormi capacità dell’ingegneria offshore.
Secondo un rapporto pubblicato all’inizio di quest’anno da una serie di organizzazioni non governative, tra cui il WWF, la Scozia ha un alto margine di incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili. Si stima potrà generare tra il 60 e 143% del suo fabbisogno energetico da fonte verde entro il 2030.

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