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Scozia, il progetto marino più grande del mondo aspetta il sì del Governo

Mentre aspetta il sì del governo la Scozia calcola il potenziale dell'impianto per lo sfruttamento delle maree nel tratto di mare conosciuto come Sound of Islay puntando alla leadrship mondiale nel settore

(Rinnovabili.it) – Manca solo l’approvazione del governo e poi potrà prendere il via il più grande progetto di sfruttamento del moto delle maree per la generazione di energia pulita. L’impianto da 40 milioni di sterline, della ScottishPower Renewables, sfrutterà le acquee dell’area di Sound of Islay, tratto di mare compreso tra l’Isola di Islay e la costa occidentale scozzese, dove è stato calcolato un potenziale di generazione elettrica sufficiente al fabbisogno di più di 5.000 abitazioni, più del doppio quindi delle case presenti sull’isola. I 10 MW di potenza istallata dell’impianto serviranno a testare ulteriormente la possibilità di generare energia dal moto marino fornendo al contempo vantaggi economici e finanziari all’isola e avvicinando la Scozia alla leadership di settore a livello globale.
A tal proposito il Segretario del gabinetto scozzese per l’economia e lo sviluppo sostenibile John Swinney ha dichiarato “Con circa un quarto della risorsa potenziale europea in fatto di energia dalle maree e un decimo della capacità ottenibile dalle onde, i mari della Scozia hanno potenzialità senza rivali per la generazione di energia verde, per creare nuovi posti di lavoro a basso tenore di carbonio e per portare miliardi di sterline di investimento in Scozia. Questo progetto sarà una pietra miliare nello sviluppo globale di energia delle maree”.
“La ScottishPower lavorerà in armonia con l’ambiente e utilizzerà la forza delle maree nel Sound of Islay per generare abbastanza energia verde per alimentare il doppio del numero di case su Islay. Semplicemente non c’è niente del genere nel mondo” ha commentato il ministro Swinney.
Per concludere al meglio il progetto la società energetica scozzese dovrà impegnarsi nella valorizzazione della manodopera e delle imprese locali creando numerosi nuovi posti di lavoro sia in fase di costruzione dell’impianto sia dopo l’attivazione, cercando di perseguire l’obiettivo nazionale che punta alla generazione dell’80% dell’energia necessaria alla Scozia da fonte rinnovabile e non inquinante entro il 2020.