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Scajola: nucleare? Competitivo anche con il crollo del petrolio

La sua convinzione è che entro la fine di questa legislatura anche l’Italia avrà un primo avvio di costruzione di una centrale nucleare. Dove e quando sarà funzionante è presto per dirlo. Ma il programma è questo e lo ha confermato Scajola, facendo notare come “anche con il prezzo del petrolio basso, il nucleare resta competitivo”. E lo ha dichiarato a margine del “London Energy Forum”. Il ministro ha infatti ribadito che “dobbiamo puntare su un mix energetico più diversificato e l’energia nucleare deve necessariamente avere un ruolo importante. E’ questa la chiave per essere più indipendenti dal petrolio e avere una maggiore stabilità energetica”.
E’ un mix che Scajola ha ormai ripetuto più volte, a suo modo di vedere, dovrebbe contemplare un 50% di energia da combustibili fossili e un 50% da altri fonti, tra cui appunto il 25% dal nucleare.
Ha ricordato infine che nel mondo esistono 463 centrali nucleari che attualmente sono in funzione. E, secondo le sue convinzioni, “tutte quelle in costruzione hanno portato molti meno danni di quello che si pensa negli anni” E ne è talmente convinto, da affermare testualmente, in una sede importante come il “London Energy Forum” che “al momento, si può dire che questo sia il sistema di energia più sicuro al mondo”.

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