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Saskatchewan, la provincia autonoma punta sul CCS

(Rinnovabili.it) – Il governo della provincia canadese indipendente di Saskatchewan ha dato il via ad un progetto di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica del valore di 1,24 miliardi di dollari canadesi.
Grazie all’accordo il fornitore di energia elettrica SaskPower, responsabile della Diga Boundary che comprende 6 unità con una capacità complessiva di 824 MW, trasformerà una delle vecchie unità di generazione situata vicino ad Estevan in una stazione di produzione di elettricità green, riducendo le emissioni dannose di circa un milione di tonnellate all’anno, ossia l’equivalente delle sostanze inquinanti emesse da circa 250mila veicoli.
“SaskPower e i suoi partner del settore privato sono leader nel mondo nello sviluppo di una tecnologia che contribuirà ad affrontare i cambiamenti climatici, garantendo al contempo che si possa continuare ad utilizzare il carbone come fonte di energia per molti anni a venire” ha dichiarato la società.
“Questo progetto creerà un percorso ambientalmente sostenibile all’interno della produzione di energia elettrica da carbone a Saskatchewan” ha dichiarato Rob Norris, responsabile della SaskPower.
Attualmente il governo federale sta finanziando il progetto con 240 milioni di dollari canadesi con l’intenzione di iniziare la costruzione del nuovo impianto CCS al più presto per far sì che l’impianto divenga attivo dal 2014.
Questo sarà uno dei più grandi progetti nella storia della provincia, creerà centinaia di posti di lavoro e opportunità di business notevoli per le aziende della zona”, ha detto Robert Watson, presidente della SaskPower. “In particolare, il funzionamento della diga di Boundary e delle centrali elettriche di Shand potrà fornire vantaggi a lungo termine per la regione dell’Estevan”.

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