Rinnovabili

Sardegna: primato delle massime emissioni di gas serra procapite

In Italia le emissioni di gas serra aumentano, mentre l’Unione Europea le ha ridotte del 7,9% rispetto al 1990. In termini assoluti – si dice nel Rapporto – il primato spetta alla Lombardia con il 16% del totale, seguita da Sicilia, Veneto e Puglia, poco sotto il 10% delle emissioni nazionali. Ma forti differenze si registrano in termini di emissioni procapite: Sardegna, Valle d’Aosta, Puglia, Friuli Venezia Giulia guidano questa classifica con oltre 10 t/ab (a fronte di una emissione media nazionale di 7,9 t/ab di CO2 da usi energetici). I valori più bassi si hanno nelle regioni meridionali, come la Campania o la Calabria, caratterizzate da bassi consumi energetici procapite o in Trentino Alto Adige dove si utilizzano molto le fonti rinnovabili. L’Italia é passata da quinto paese per emissioni nel 1990 e quarto nel 2000, ed infine é arrivata al terzo posto, soprattutto a causa dell’aumento dei consumi per trasporti (+27%), della produzione di energia elettrica (+16%) e della produzione di riscaldamento per usi civili (+21%). Quanto alle emissioni procapite di gas che alterano il clima quelle italiane sono, anche se di poco, superiori alla media europea e circa il doppio della media mondiale. L’intensità di emissioni di CO2 rispetto alla ricchezza prodotta intesa come prodotto interno lordo è aumentata in Italia del 2% tra il 2000 e il 2005. Per quantificare questo dato rispetto al 1990 per ogni milione di euro le emissioni di CO2 sono diminuite in Italia del 7%, mentre in Germania e negli Stati Uniti sono scese del 24%, in Gran Bretagna del 33% e in Cina del 44%.

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