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Sapienza: il solare rischia lo stallo. Colpa della burocrazia

(Rinnovabili.it) – “Asso Energie Future”:https://www.assoenergiefuture.it/, neonata associazione che riunisce imprenditori ed operatori del settore delle energie rinnovabili ha come obiettivo la creazione di una rete in grado di fornire ai consumatori energia pulita da utilizzare per la gestione di abitazioni, uffici ed imprese. Il presidente del gruppo, Massimo Daniele Sapienza, nell’intento di sensibilizzare opinione pubblica ed istituzioni, sta cercando di comunicare anche al mondo politico l’importanza dello sviluppo e del sostegno al settore fotovoltaico in Italia lanciando un vero e proprio appello rivolto ai nostri parlamentari affinché venga introdotta una più chiara e rigida normativa a sostegno del settore. “Chiediamo anche un sistema di incentivi decennale che consenta di sviluppare nel medio-lungo periodo l’obiettivo italiano: decuplicare la potenza fotovoltaica installata, raggiungendo i 10 GW di energia prodotta dal sole” a sostegno degli imprenditori che vorrebbero investire nell’energia del sole ma che non si sentono abbastanza sicuri né tantomeno tutelati. “Asso Energie Future – conclude Sapienza – chiede un segnale forte alle forze politiche: dare una risposta ai lavoratori del settore, agli investitori che hanno impegnato risorse investendo, a tutti coloro che ritengono vitale la sfida dell’ambiente. Questo non è un contributo di parte: è una spinta al Paese intero verso un futuro che mai come oggi ha bisogno di certezze”.
Facendo leva sui 15mila posti di lavoro che il fotovoltaico ha creato, nella lettera inviata ai politici Sapienza ha voluto rivelare le previsioni che parlano di un potenziale di impiego del settore ‘verde’ che potrebbe raggiungere i 200mila posti in un decennio “E’ una crescita incredibile per un settore nato da poco – ha dichiarato il presidente di Asso Energie – grazie all’investimento dei privati e agli incentivi economici e normativi voluti dalla Commissione europea. Ma il miracolo rischia di soffocare nella spirale di una burocrazia incapace di seguire e supportare i tempi del Paese. Mentre l’Europa ha stabilito tempistiche precise per semplificare l’investimento nel solare, in Italia l’Autorizzazione Unica (legge 387 del 2003) è rimasta lettera morta: in molte regioni si aspettano anni, invece dei 180 giorni previsti dalla legge, per ottenere il via libera”.
Nella missiva sono contenuti anche i dati relativi alla produzione energetica che parlano di 900 MW di energia solare istallati, sufficienti a coprire le necessità di una città grande come Palermo per un anno intero, con un risparmio in termini di emissioni pari a 237 mila tonnellate di CO2, numeri importanti che rischiano di rimanere in stallo a causa della burocrazia.

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