Rinnovabili

Sanità, innovazione e rispetto ambientale per L’Aquila

Nell’area superiore del complesso ospedaliero di Collemaggio, a L’Aquila, è stato inagurato il presidio sanitario della Croce Rossa Italiana, donato dalla Fondazione Genesio e Antonio Alessandrini di Roma e progettato dallo Studio Spagnolo Rocchegiani Architetti Associati.
La struttura è destinata a rispondere ad un’importante esigenza nel panorama sanitario dell’intera area terremotata: diventerà un moderno ed attrezzato centro di riabilitazione pediatrica.
Alla cerimonia hanno partecipato numerose autorità tra cui il vice presidente della Federazione internazionale della Croce Rossa Raiymond Forde, il Commissario nazionale della Croce Rossa Francesco Rocca, il Commissario della CRI Abruzzo Maria Teresa Letta, il Commissario Straordinario della ASL Giancarlo Silveri, l’avvocato Romolo Reboa del Collegio dei Revisori.

L’edifico è concepito e progettato per essere innovativo nel linguaggio, nella tecnologia costruttiva e, specialmente, nelle prestazioni energetiche.
Ciò è ottenuto attraverso l’integrazione di diverse metodiche mirate all’ottenimento di elevati standard prestazionali di confort interno e all’utilizzo di sistemi finalizzati al contenimento dei consumi energetici come: sistemi bioclimatici e di protezione passiva, l’uso di materiali naturali, impianti ad alta efficienza e l’utilizzo di tecnologie per lo sfruttamento di energia da fonte rinnovabile, come il solare fotovoltaico ed il minieolico.

“La particolarità dell’edificio – ha detto l’architetto Mauro Spagnolo che insieme all’architetto Giulia Rocchegiani ha progettato la struttura – è il suo alto livello di sostenibilità ambientale. In un territorio già profondamente ferito dal sisma, che ha perso in pochi secondi una parte cospicua della sua identità storica ed urbanistica, abbiamo voluto immaginare un edificio a bassa impronta ecologica, completamente smontabile e riposizionabile, realizzato in legno e materiali naturali, energeticamente autonomo grazie ad un generatore fotovoltaico, integrato in una falda della copertura e ad una pala eolica. Anzi, ad essere più precisi, questo edifico può essere considerato “plusenergiehaus”, cioè produce più energia di quella che consuma al fine di offrire la possibilità di alimentare, ad esempio, un’autombulanza elettrica in piena autonomia.”
La struttura è a base quadrata e modulare ed ospita una zona d’attesa con reception e diverse sale polifunzionali per visite e terapie.
Gli elevati standard prestazionali dell’involucro sono ottenuti, essenzialmente, dall’adozione dei seguenti sistemi passivi:

* Massiccia coibentazione dell’involucro opaco (pareti, tetto, pavimentazione)
* Infissi a bassa trasmittanza (telaio a taglio termico e doppio vetro) – vetro interno basso-emissivo;
* Sistema convettivo di ventilazione naturale per il ricambio d’aria ed il raffrescamento estivo notturno.
* Schermature solari costituite da pale frangisole, orientate in modo tale da intercettare i raggi solari estivi e consentire la penetrazione di quelli invernali;
* Sistema innovativo di pareti ventilate modulari per il contenimento del carico termico estivo.

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*_Caratteristiche energetiche_*

h4{color:#FFFFFF;}. tabella InTeIn

I sistemi energetici di produzione attiva presenti nell’edificio sono:

* generatore fotovoltaico in silicio amorfo, integrato nella copertura, di potenza pari a 1,4 kWp capace di generare circa 1.600 kWh annui.
* generatore eolico ad asse orizzontale, di potenza pari a 0,5 kW, capace di produrre circa 800 kWh annui.

*_Progetto: arch. Mauro Spagnolo, arch. Giulia Rocchegiani_*

_Collaboratori:_ arch. Mario Sacco
ing. Giacomo Di Nora

_Impianti:_ ing. Fabio Petrini

_Strutture:_ ing. Carlo Deidda

*_Realizzazione: Gruppo Alessandrini spa_*

_Coordinamento:_ arch. Genesio Alessandrini
_Direttore di cantiere:_ arch Fabio Ciaroni
_Logistica:_ arch. Flavio Ponti

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