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“Salone del Gusto” all’insegna della sostenibilità

Torino (Rinnovabili.it) – L’ottava edizione del “Salone del Gusto”, in programma a Torino dal 21 al 25 Ottobre, unita all’altra kermesse “Terra Madre”, non rappresenta solamente un punto di incontro tra cuochi, imprenditori, agricoltori e grandi appassionati di enogastronomia ma intende lanciare un importante messaggio di sostenibilità e di risparmio energetico.

Gli organizzatori degli eventi, ovvero l’Associazione “Slow Food”:https://www.slowfood.it/, la Regione Piemonte e la Città di Torino, insieme al Corso di Design del Politecnico di Torino e all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, intendono ridurre l’impatto ambientale della fiera del 65% rispetto all’edizione del 2008. Proprio la precedente edizione è stata da incentivo a questo risultato, visto che l’impatto ambientale fu ridotto del 45% rispetto al 2006.

L’obiettivo della riduzione del 65% dell’impatto ambientale rispetto all’edizione passata avverrà tramite 22 nuove idee, articolate in dieci ambiti diversi. Il progetto a favore della sostenibilità ambientale dei due eventi, “Salone del Gusto” e “Terra Madre”, è stato pensato non solo dagli organizzatori, su tutti Slow Food, ma anche da una trentina di aziende interessate.

Questi sono i dieci ambiti su cui si è investito per la riduzione dell’impatto ambientale:
1) Uso di materiali eco-sostenibili per i supporti grafici e l’allestimento di bancarelle e stand.
2) Gli stessi supporti grafici e gli allestimenti saranno riutilizzati da altre aziende. Ad esempio le bancarelle saranno impiegate da Lavazza e Mapei per la logistica di trasporto.
3) Raccolta differenziata e valorizzazione dei rifiuti. Gli eventi prevedono la raccolta integrale di tutte le componenti: plastica, carta, cartone, vetro, lattine, organico, legno, sughero, olio esausto e residuo indifferenziabile.
4) Valorizzazione degli imballaggi attraverso la promozione di nuovi modelli di consumo. Ad esempio l’uso di contenitori eco-sostenibili per quanto concerne cibo e bevande o il progetto “Tappo a chi?”, ovvero la raccolta di tappi di sughero riconvertiti in pannelli isolanti per la bioedilizia.
5) Uso di componenti biodegradabili e comportabili.
6) Riduzione del fabbisogno energetico attraverso un’illuminazione a led e a fibbre ottiche, che assicurano un minor consumo di energia elettrica.
7) Riduzione dei supporti cartacei. Rispetto alle altre edizioni sono stati abbassati il numero di cartelle stampa e volantini ad appannaggio del “downloading” digitale.
8) Massimizzazione dell’efficienza del trasporto.
9) Recupero delle derrate alimentari. Il cibo, che verrebbe sprecato, sarà recuperato e fornito al Comune di Torino ed ad enti assistenziali.
10) Erogazione di acqua sfusa. I visitatori potranno consumare acqua direttamente dalla rete idrica della città grazie a degli erogatori installati.

Inoltre le emissioni di CO2 prodotte dai circa 3.800 voli aerei dei delegati di “Terra Madre” saranno in parte compensate attraverso la progettazione di un impianto eolico a Pechino.

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