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Russia problemi con Ucraina: in forse il gas per l’Europa?

“Non possiamo escludere che la posizione dell’Ucraina e alcuni passi da essa compiuti, che sono legati al passaggio del gas sul territorio ucraino, possano portare a disordini alla stabilità dei rifornimenti all’Europa”. Così ha dichiarato in una nota Viktor Zubkov, il presidente di Gazprom, che è anche primo vice premier russo.
Come già successo in passato (gennaio 2006), la Gazprom accusa la Naftogaz, società del gas ucraina, di non aver saldato forniture per 2,4 miliardi di dollari. E avverte che un contenzioso sul debito, da saldare entro il 31 gennaio, potrebbe aprire un’altra crisi, e creare problemi ai rifornimenti europei.
Zubkov d’altra parte assicura che Gazprom “come al solito s’impegnerà a rispettare in pieno i suoi obblighi verso i clienti europei”.
“La responsabilità di un peggioramento della situazione – illustra ancora il presidente di Gazprom – che potrebbe avere un impatto sui consumatori europei, dipende in toto dall’Ucraina”. La settimana scorsa Kiev ha pagato un miliardo di dollari a Mosca per il gas ricevuto, ma Gazprom vuole il saldo di tutti i crediti, minacciando di aumentare il prezzo dagli attuali 179,5 dollari a 400 dollari per ogni mille metri cubi di gas, a partire dal 2009. Il portavoce della commissione Ue, Ferran Tarradellas, fa notare che un’interruzione delle forniture di gas oggi sarebbero molto meno dannosa per l’Europa di quelle di tre anni fa, grazie alle condizioni molto meno rigide dell’inverno attuale.
Inoltre un consigliere del presidente ucraino, Viktor Yushchenko, dichiara che l’Ucraina non interromperà le forniture, anche se Mosca dovesse contingentare le consegne. Infatti le riserve ucraine ammontano a 16 miliardi di metri cubi di gas e dunque “non avremo bisogno di togliere il gas a nessuno”.

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