Alla riunione degli amministratori di 46 metropoli di tutto il mondo, Roma si distingue per le iniziative sulle rinnovabili. Presenti, tra gli altri, i rappresentanti di Londra, Singapore, Tokyo, Pechino, Città del Messico, Rio del Janeiro, Sidney, Mosca, Parigi, Bangkok e Stoccolma
Si conclude domani a New York il “C40 Large Cities Climate Summit”, la riunione degli amministratori di 46 grandi città del mondo, convocata dal sindaco Michael Bloomberg, a cui partecipano una trentina di sindaci e oltre 250 esperti e delegati di grandi metropoli. Roma, rappresentata da Dario Esposito, assessore all’Ambiente del comune di Roma, è l’unica città italiana presente. La capitale è però riuscita a distinguersi: sono state infatti illustrate le iniziative adottate dal Comune che ha dimostrato di puntare sulle rinnovabili come risposta al cambiamento climatico. Previsti, quindi, lampioni alimentati a energia solare, centomila nuovi alberi in città e gli eco-semafori. Questi ultimi, già in uso a Roma, sono pensati all’interno del progetto pilota “Roma per Kyoto”, realizzato nell’ambito del finanziamento europeo di 2,3 milioni di euro. Di semafori ‘ce ne sono 25 mila in città per un totale di 75 mila lampadine da 100 Watt: cambiandole in lampadine Led si risparmia l’88% dei consumi’, ha dichiarato Esposito. Grazie ad un accordo tra Acea e Campidoglio, sono 500 gli uffici pubblici e un migliaio gli asili nido e le scuole alimentate con energia verde, con un risparmio di 53.000 tonnellate di anidride carbonica. Sul fronte delle abitazioni private, invece, una modifica dei regolamenti edilizi stabilisce che sia soddisfatto con rinnovabili il 30% dei fabbisogni energetici negli edifici di nuova costruzione. In programma anche la creazione di 40 aree gioco illuminate grazie alla tecnologia fotovoltaica. (fonte Ansa)