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Roma: record di verde e di smog. E per l’ambiente è un nulla di fatto

(Rinnovabili.it) – Presentato da poco, il primo _Rapporto Osservasalute Aree metropolitane 2010_ svela una notizia fra tutte che non può che far piacere ai romani: la Capitale sembra essere la città con il maggior rapporto tra abitanti e verde a disposizione, con ben 131,7 metri quadrati di parco per ogni abitante. Un primato però che ci fa sorridere per poco visto che i benefici di una così vasta area coperta di prati e alberi non riesce a far valere le proprie virtù a causa dell’altrettanto alto tasso di smog registrato.
Quindi Roma detiene due primati: quello di città più verde d’Italia si, ma con il più alto tasso di smog e di motorini in circolazione. Questo il succo del documento presentato all’Università Cattolica di Roma e coordinato da Walter Ricciardi, direttore dell’Istituto di Igiene di Medicina e Chirurgia alla Cattolica di Roma che in sede di presentazione ha aggiunto “Roma è seconda solo a Oslo per quantità di spazio verde a disposizione dei cittadini ma siccome la capitale norvegese ha solo mezzo milione di abitanti si può affermare che la nostra è la più verde al mondo”.
Abituati ad utilizzare soprattutto mezzi privati i cittadini romani spesso si giustificano sottolineando la mancanza di una rete metropolitana capillare, che spinge a servizi di moto o automobili per raggiungere soprattutto il posto di lavoro. Il fenomeno porta Roma ad essere catalogata come una città con il maggiore rapporto tra popolazione e numero di motorini (seconda solo a Mumbai) pari a circa 143,7 per 1.000. Queste le cause, quindi, che fanno annullare quasi completamente i benefici che potrebbero derivare da così ampi spazi verdi presenti sul territorio metropolitano.
Per respirare l’aria più pulita dello Stivale bisognerà perciò spostarsi al sud, a Reggio Calabria, dove le polveri sottili e lo smog sembrano non essere un problema come invece è per le grandi città italiane: molto traffico, poco verde, mobilità pubblica inefficiente anche se, fortunatamente, le eccezioni ci sono; si tratta di Bologna e Firenze, che spiccano tra tutte per eco-compatibilità.

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