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Roma è in provincia di Kyoto?

La provincia di Roma ha aderito al Piano d'Azione Provincia di Kyoto: 400 milioni di euro per affrontare sfide fondamentali

Nonostante si parli di “sviluppo sostenibile” i contenuti del piano aprrovato dalla provincia fanno ben sperare
Ogni volta che un nuovo studio sul clima viene pubblicato, l’Italia si trova a fare la figura della pecora nera, pessima per livello di emissioni, ancora peggiore per impegno e politiche ecologiche messe in campo.
Poi di tanto in tanto, assolutamente inaspettato, arriva un raggio di sole che fende la cortina d’inquinamento sopra le nostre teste e ci mostra come anche qui nell’intossicato “Bel Paese” ci siano comuni, imprenditori, persone e persino province dal pollice verde.
La provincia in questione è quella romana guidata dal recentemente eletto Presidente Zingaretti e il raggio di sole ha un nome che è da solo una dichiarazione d’intenti: Piano d’azione Provincia di Kyoto.
Nel suo complesso il piano vale circa 400 milioni di euro che serviranno ad affrontare sette sfide fondamentali: risparmio idrico e qualità delle acque, sviluppo delle energie alternative, riduzione dei rifiuti e raccolta differenziata, pianificazione territoriale, mobilità sostenibile, biodiversità e risorse forestali, sostenibilità dell’Amministrazione provinciale.
I primi passi in questa direzione sono già stati mossi e consistono nello specifico in un bando pubblico per l’attribuzione di un milione di euro per la realizzazione di audit energetici e interventi di risparmio energetico negli edifici dei comuni della provincia e di ulteriori 3,7 milioni per le imprese e i consorzi che si impegneranno nella produzione di energie da fonti rinnovabili.
Ma non è tutto. La Provincia ha vinto un bando del ministero dell’ambiente per la realizzazione di 20 impianti fotovoltaici nelle scuole e contestualmente ha affiancato a questo intervento anche un’attività didattica curata dall’associazione “Scuole di Kyoto” per la sensibilizzazione degli studenti sul tema.
Ultimo, ma non per importanza, è infine l’accordo con la Fondazione Clinton >per la realizzazione di audit che permettano di trasformare l’amministrazione provinciale e i suoi edifici in un’istituzione a impatto zero.
“La sostenibilità ambientale” – ha affermato Zingaretti- “rappresenta anche una grande opportunità per il nostro territorio. Uno studio realizzato da ‘Ambiente Italia’ spiega infatti che se il nostro territorio sceglierà di scommettere su questa sfida si attiverà un circolo virtuoso di investimenti pubblici e privati che potranno creare almeno 20 mila nuovi posti di lavoro nel prossimo quinquennio”.
Energie rinnovabili, nuove economie, educazione ambientale nelle scuole e perfino conseguenti nuovi posti di lavoro: abituati come siamo alle cattive politiche e amministrazioni sempre all’opera nel nostro paese, ci viene spontaneo chiedere dove stia il trucco. Chi è che ci guadagna?
Al momento non ci è dato saperlo; quello che è certo è che Zingaretti sembra voler dare una svolta di quelle verdi e radicali di cui in Italia sentiamo tanto bisogno, e non ci resta che gioirne.
(di Andrea Boretti)

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