Se il Presidente francese dovesse adottare le norme proposte si allineerebbe con la politica di altri quattro Paesi europei nella lotta all'aumento del consumo energetico
(Rinnovabili.it) – Alcuni esperti appartenenti al settore energetico francese hanno proposto l’introduzione di una “carbon tax” sui carburanti a partire dal gennaio 2010, in linea con la lotta mondiale contro il cambiamento climatico e l’innalzamento della temperatura globale.
Il Governo francese ha nominato un team di esperti guidato dall’ex ministro Michael Rocard che entro venerdì dovrà comunicare le iniziative che vorrà intraprendere per combattere le emissioni dannose.
Secondo indiscrezioni pare che la Francia voglia istituire una tassa pari a 32 euro per tonnellata di anidride carbonica emessa durante il 2010, alzando poi la tassa a 100 euro nel 2030, facendo aumentare progressivamente anche il costo dei carburanti con l’intenzione di scoraggiare i consumatori.
Grazie a queste nuove tasse è stato previsto un aumento delle entrate nelle casse dello Stato pari a 8 miliardi di euro, una parte dei quali saranno destinati ai più bisognosi, alle famiglie e alle imprese.
Rocard, le cui proposte dovranno essere approvate dal presidente Sarkozy, ha comunicato che questa normativa graverà però sulla metà delle famiglie francesi per un importo pari a cira 300 euro annue.
Un gruppo di consumatori francesi ha già contrastato le misure denunciando che il finanziamento alle imprese andrà a gravare sul budget annuale delle famiglie.
Se la Francia dovesse adottare questi suggerimenti si andrà ad unire ad altri quattro Paesi europei, Svezia, Danimarca, Germania e Gran Bretagna che hanno già adottato simili norme per il risparmio energetico.