Grazie ad un prototipo presentato in questi giorni al CeBIT, i ricercatori dell’Ibm avrebbero migliorato lo scambiatore di calore inserito nei server di grosse dimensioni, al fine di recuperare fino al 75% dell’energia normalmente dissipata. Realizzando microcanali nel materiale inserito a contatto con la CPU, in grado di recuperare il calore ed inviarlo verso la zona radiante, e da lì ad una rete di distribuzione capace di veicolare il caldo dove ce n’è bisogno. Secondo le stime di Ibm, un data center di medie dimensioni, che consuma un megawatt di elettricità, potrebbe in teoria fornire il riscaldamento a 70 famiglie.