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Ritornano in Europa e in Italia i “Solar Days”

(Rinnovabili.it) – Tre edizioni di successo pronte a fare il bis e a riportare l’attenzione del grande pubblico sul mondo dell’energia solare. Parliamo dei “Solar Days”:https://www.solardays.eu/, la campagna europea di comunicazione e informazione che torna per la sua quarta edizione dal 1 al 15 maggio 2011. Quello che era iniziato nel 2002 come il “giorno del sole” in Austria si è trasformato in una campagna annuale pan-europea in grado di raccogliere sempre più consensi e partecipazioni.
Con il coordinamento di ESTIF, in stretta collaborazione con EPIA, e il supporto di circa 25 organizzazioni gli *European Solar Days* tornano anche quest’anno per continuare il proprio “lavoro”: sensibilizzare il pubblico e coinvolgere centinaia di migliaia di cittadini a livello locale nelle iniziative progettate per l’occasione da parte di organizzazioni diverse, dai produttori di impianti solari alle scuole o università, fino alle amministrazioni locali e le associazioni ambientaliste.
Le iscrizioni per le iniziative italiane sono già aperte anche quest’anno sotto l’egida di Legambiente e Ambiente Italia e con la collaborazione delle associazioni del settore quali ANIE/GIFI, Assolterm. L’evento italiano può contare sul rassicurante feedback ottenuto nelle tre passate edizioni: 800 eventi sul tema dell’energia solare, con una stima di 200.000 partecipanti. Tutti coloro interessati ad aderire all’iniziativa dovranno:
* ideare uno o più eventi da organizzare, su scala locale o nazionale, preparati in maniera autonoma;
* registrare il proprio evento collegandosi al sito www.eusd.it , sezione “Registra il tuo evento”, e compilando l’apposito form di adesione con tutti i dati dell’evento in corso di organizzazione, *entro il 31 marzo 2011*;
“L’Italia è il paese del sole – ricordano gli organizzatori – diamo lo spazio che merita a questa forma di energia pulita e rinnovabile, troppo spesso snobbata e sottovalutata, con la diretta conseguenza che le enormi potenzialità da essa possedute sono rimaste per troppi anni nell’ombra”.

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