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Risparmio energetico? Le tecnologie italiane possono rispondere alla sfida

(Rinnovabili.it) – La VIII Giornata della Ricerca Anie che si è aperta questa mattina a Roma ha fatto il punto sullo stato d’innovazione dell’industria italiana in materia di soluzioni e progetti per l’efficienza energetica. Uno stato che, a quanto riferisce Anie, possiede già sul mercato sistemi d’avanguardia per rispondere all’odierna sfida ambientale ed ottenere importanti risultati in termini di risparmio energetico. A cominciare dal settore dell’illuminazione in cui si potrebbe perseguire un risparmio dei consumi annuali tra 12,5 e 17 TWh nell’arco di anni compreso tra il 2016 e il 2020; una quota che rappresenterebbe il meno 25%-35% dei consumi d’illuminazione registrati nel 2005.
E non basta.
Tra 5,6 e 8 Mtep in meno si conseguirebbero applicando sistemi di gestione e controllo domotici nella climatizzazione e nei sistemi di acqua calda sanitaria, pari al 15% e il 20% dei consumi degli stessi nel settore civile nel 2005; allo stesso modo si possono raggiungere risparmi annui in energia elettrica nell’industria e nelle infrastrutture compresi tra 1,5 e 4 TWh, pari al 4% e il 10% dei consumi di questa classe di impieghi nel 2005 . Condizione irrinunciabile, sottolinea però l’Anie, continuare a sostenere gli investimenti in R&S, così come fatto finora. “La base associativa di Confindustria Anie – ha dichiarato il presidente Guidalberto Guidi – è ben conscia del valore dell’innovazione e della ricerca, soprattutto in termini di tecnologie avanzate per l’efficienza energetica. Molti nostri soci hanno assunto un ruolo da protagonisti che oggi consente loro di possedere il know-how innovativo per offrire concretamente soluzioni e prodotti tecnologicamente evoluti, di rilevante utilità a sostegno del risparmio energetico”.

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