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Riprende il progetto SHARE: scienziati italiani sul tetto del mondo

(Rinnovabili.it) – In occasione del 150esimo anniversario dell’unità nazionale, domani (22 Aprile) il comitato _EvK2Cnr – per la ricerca scientifica e tecnologica in alta quota_ si avventurerà ad 8000 metri di altezza sulla cima del monte Everest, con lo scopo di ripristinare la stazione meteorologica che fu installata a Colle Sud nel 2008 e considerata il primo “accampamento” per la raccolta di dati climatici ad alta quota.
Guidata Agostino Da Polenza, (presidente del Comitato EvK2Cnr), la missione – in stretta collaborazione con il CNR e il Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca – avrà tra l’altro, l’obiettivo prioritario di riavviare le precedenti attività di ricerca del progetto *SHARE* (Stations at High Altitude for Research on the Environment), che in passato diedero alla luce sorprendenti risultati riguardanti i livelli di inquinanti in concentrazioni tipiche degli ambienti urbani, rilevati a 5.079 metri presso la stazione del NCO-P Nepal Climate Observatory-Pyramid, e le elevate temperature agli 8.000 metri di Colle Sud.
Il ripristino della stazione consentirà di fornire in tempo reale le misure di temperatura, umidità, velocità e direzione del vento, grazie anche all’applicazione di nuovi sensori tecnologicamente avanzati, mentre per le misure di pressione e radiazione verranno utilizzati i sensori già verranno utilizzati i sensori già installati.

“La missione installerà i sensori meteo a Colle Sud dove avevamo già eseguito test per alcuni mesi durante il 2008”, spiega Bonasoni, dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr – “Queste misure possono tra l’altro fornire informazioni circa la presenza sull’area himalayana di un’intensa corrente atmosferica occidentale (Sub-tropical Jet Stream), indicatore della circolazione monsonica estiva, che influenza il trasporto di masse d’aria stratosferiche nella troposfera.” “Colle Sud – conclude Bonasoni – è al tempo stesso il punto finale delle misure eseguite nella Valle del Khumbu da altre 7 postazioni di misura, passando per la Piramide, che ha ottenuto lo scorso anno il ruolo di stazione globale del Global Atmosphere Watch (GAW) del World Meteorological Organization (WMO): la più elevata e la prima italiana, seppure al di fuori del territorio nazionale”.

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