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Rinnovabili spagnole: le associazioni contro il governo

(Rinnovabili.it) – Le associazioni di categoria si sono riunite affinché il governo spagnolo prenda una decisione in merito alla regolamentazione del comparto delle energie pulite sottolineando come l’applicazione retroattiva della riduzione degli eco-incentivi destinati vi – ipotesi ventilata dall’esecutivo – andrebbe a minare la credibilità del paese aumentando il rischio di una crisi.
Per il comparto ci sono pochi dubbi: il provvedimento inerente il taglio delle tariffe incentivanti, annunciato dopo aver stabilito che le aspettative superano di gran lunga le possibilità economiche del governo, oltre a minacciare il settore spagnolo impedirà al Paese il raggiungimento degli impegni in materia di energia rispetto ai vincoli fissati dall’Unione europea.
Il ‘Foro de Renovables’, svoltosi oggi a Madrid ha invitato il governo alla coerenza per mezzo delle associazioni presenti tra cui Asociación Empresarial Eólica (AEE), la Asociación Empresarial Fotovoltaica (AEF), la Asociación Española de la Industria Solar Termoeléctrica (Protermosolar), la Asociación de la Industria Fotovoltaica (ASIF) insieme alla Asociación de Productores de Energías Renovables (APPA) contestando l’atteggiamento ambiguo del paese che da una parte sostiene la tesi dell’importanza della produzione di energia pulita mentre dall’altra scoraggia gli investimenti e lo sviluppo del settore ormai giunto alla paralisi.
Il Forum ha inoltre invitato il governo ha provvedere ad una dichiarazione pubblica da parte del Ministero dell’industria affinché venga respinta la proposta che include la retroattività della normativa a danno delle rinnovabili.

Le eco-energie, hanno dichiarato i promotori del Forum in un comunicato, “stanno soffrendo le conseguenze di una campagna diffamatoria, causata dalla loro sempre maggiore presenza all’interno del mix energetico, che, non a caso, coincide con il processo di definizione della strategia energetica per il prossimo decennio, al fine di rispettare i propri impegni europei e muoversi verso un modello economico sostenibile, con basse emissioni di carbonio e riducendo la dipendenza dalle importazioni”.
Questa campagna, prosegue la nota stampa, “sta creando ulteriore incertezza nel mercato che sta determinando cambiamenti normativi e che il MITyC (Ministero dell’Industria, Turismo e Commercio) sta alimentando, causando gravi danni all’energia rinnovabile spagnola e al paese stesso”.
Con l’eventuale applicazione della retroattività si andrebbe a limitare il finanziamento ai nuovi progetti portando alla distruzione di migliaia di posti di lavoro, al crollo degli investimenti e, in definitiva, alla compromissione di un settore in cui la Spagna è leader mondiale, destinata fino ad oggi a divenire uno dei motori per superare la crisi economica.
Il mercato italiano, appresa la notizia, ha temuto per la propria stabilità anche se l’allarme sembra rientrato. Una tale mossa non dovrebbe quindi avere nessuna ripercussione sull’Enel, presente in territorio iberico tramite Iberdrola, visto che la maggior parte dei tagli annunciati dagli spagnoli dovrebbe andare a colpire il fotovoltaico, dove gli incentivi sono maggiori, lasciando stabile il settore eolico.

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