Obiettivo 17%. Data di scadenza 2020. Questo è quanto ci chiede l’Europa in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili. Ma come farà l’Italia a raggiungere tali obiettivi e quale è la situazione attuale? Da questi dati di partenza e da questa domanda ha preso spunto la puntata di oggi di UnoMattina, condotta da Eleonora Daniele e Michele Cucuzza, a cui ha partecipato il nostro direttore Mauro Spagnolo.
Al centro dell’attenzione le novità introdotte dal decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri il 30 novembre in attuazione della direttiva europea 2009/28/CE sulla promozione delle energie rinnovabili. Lo strumento legislativo appena varato, che adesso passerà alla Conferenza unificata ed alle Commissioni Parlamentari, prevede una grande varietà di provvedimenti atti ad allineare le politiche italiane in materia di risparmio energetico a quelle europee, in vista degli obiettivi del cosiddetto “20-20-20”. In primis l’obbligo di coprire con fonti rinnovabili parte del fabbisogno energetico termico ed elettrico nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni edilizie, in quota variabile dal 20 al 50% in funzione dell’anno dell’intervento. Il direttore ha puntato l’attenzione su quali possono essere le ricadute economiche per la famiglia media italiana e mostrato alcune tecnologie fotovoltaiche disponibili attualmente sul mercato in grado di dare una mano per il raggiungimento delle quote suddette, a partire dai “cristalli fotovoltaici”, perfetti per l’integrazione in finestra o in facciata, fino ad arrivare al film sottile, ottimo per le superfici curve.
Ulteriore novità del decreto, più marcatamente indirizzata all’utente finale piuttosto che al tecnico, finalmente, dal gennaio del 2012, l’obbligo di evidenziare l’indice di prestazione energetica negli annunci commerciali di vendita, in modo tale da informare l’acquirente su quali saranno i futuri consumi dell’immobile e spronare il mercato edilizio a premiare gli edifici virtuosi.