Il Tar della Lombardia ha annullato la delibera dell’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas del 4 agosto 2008 relativa alla revisione dei prezzi minimi garantiti ai produttori di energie alternative. La decisione del Tar e’ stata presa in seguito al ricorso presentato da La Casa del Consumatore – Associazione nazionale a difesa dei diritti dei consumatori e utenti – assistita dagli avvocati Mattia Crucioli e Giovanni Ferrari (oggi presidente Nazionale dell’associazione), contro la delibera dell’Aeeg che prevedeva l’aumento del prezzo che il Gse – Gestore servizi elettrici – avrebbe dovuto pagare da gennaio 2008 in poi ai piccoli produttori di energia idroelettrica.
La delibera dell’Autorita’, a cui La Casa del Consumatore si e’ opposta, prevedeva che il Gse avrebbe dovuto pagare una differenza media di circa 10,00 euro a Mwh in piu’ rispetto al 2007, ”sulla base di mere dichiarazioni di maggiori costi prive di oggettivo riscontro e provenienti dalle associazioni di categoria dei produttori interessati”, cosi’ come afferma Giovanni Ferrari. ”Tale differenza di 10 euro – continua il presidente nazionale de La Casa del Consumatore – avrebbe determinato, secondo i nostri calcoli, un sovracosto complessivo di circa 100 milioni di euro che sarebbe stato successivamente addebitato nelle bollette dei consumatori finali, mediante l’aumento della componente tariffaria A3”.
La sentenza pronunciata dal Tar della Lombardia ha dato ragione a La Casa del Consumatore, decidendo che tale variazione disposta dall’Aeeg, sulla base degli aumenti dei costi prospettati dalle associazioni dei produttori, non e’ stata in realta’ sottoposta ad alcuna forma di verifica o riscontro da parte degli uffici dell’Autorita’, che non aveva neppure prova di un aumento di costi rispetto all’anno precedente. ”Un importante successo quello ottenuto dalla nostra Associazione” – conclude Ferrari – che mette al riparo i consumatori da un aggravio ingiustificato delle bollette di energia elettrica”.