Rinnovabili

Rinnovabili: attesi oltre 50 mld di euro nei prossimi 7 anni

Quanto investiranno nelle rinnovabili i grandi gruppi energetici? Quali sono le fonti alternative più attrattive?
Come si sta sviluppando il mercato al di fuori dell’Europa? Queste sono le domande a cui ha cercato risposta l’indagine “Fonti rinnovabili: strategie al 2015 dei grandi gruppi elettrici europei e italiani. Impatto sulle politiche europee” condotta da Agici Finanza d’Impresa, che verrà presentata nel prossimo Festival internazionale dell’Ambiente. Secondo lo studio i 14 big del settore elettrico europeo investiranno nelle energie alternative per il periodo 2008-2015 oltre 50 miliardi di euro, con gli sforzi concentrati soprattutto sull’energia del vento, con ragguardevoli investimenti nella Penisola Iberica e nel Nord Europa. Ma se l’eolico risulta essere il settore più dinamico, interessando quasi la totalità dei progetti in Europa, non va altrettanto bene per le altri fonti: l’idroelettrico presenta margini di sfruttamento ancora molto limitati, e modesto risulta essere anche il ruolo giocato dal solare, non ancora competitivo a livello di mercato. Rispetto alle politiche europee al 2010, tali Gruppi contribuiranno in maniera determinante – anche se decrescente – al perseguimento degli obiettivi, giungendo a disporre di circa il 53% della capacità prevista, mentre il pacchetto “20-20-20” sembrerebbe essere forse troppo ambizioso e richiedere un notevole sforzo addizionale da parte di tali Gruppi. Il rapporto, oltre all’Europa, analizza lo sviluppo delle fonti rinnovabili nel mondo, con un focus particolare sui futuri Paesi leader del settore: USA, Cina, India e Sud America. Sotto il coordinamento di Carlo Andrea Bollino (GSE), al seminario interverranno Ester Benigni (A2A), Gian Francesco Imperiali (Assolombarda), Piero Manzoni (Atel), Bruno D’Onghia (EdF Italia), Nicola De Sanctis (Edison), Luca Solfaroli Camillocci (Enel), Giuseppe Gatti (ERG Gas and Power).

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