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Rinnovabili: 80 mln dalla Commissione Europea ai Paesi in via di sviluppo

“Questo Fondo favorirà gli investimenti privati e diventerà una vera fonte di sviluppo sostenibile, in particolare per l’Africa”

Come componente attiva delle iniziative per combattere il cambiamento climatico, la Commissione Europea ha lanciato il GEEREF (Global Energy Efficiency and Renewable Energy Fund), un fondo monetario globale per l’efficienza energetica e per l’energia rinnovabile nei Paesi in via di sviluppo e nelle economie in transizione. L’UE avvierà il progetto destinando, nei prossimi quattro anni 80 milioni di euro ad iniziative su piccola scala, specialmente in Africa. “A tutt’oggi – spiega in un comunicato stampa la Commissione – circa 1,6 miliardi di persone nei paesi più poveri della Terra non dispongono di accesso permanente a servizi energetici affidabili. E nello stesso tempo, i promotori dei progetti d’efficienza energetica e di energie rinnovabili affrontano serie difficoltà nel raccogliere capitali commerciali. La nostra speranza è che questo fondo riesca a mobilitare i finanziamenti privati, in particolare nei piccoli progetti, per accelerare il trasferimento, lo sviluppo e la messa a punto di tecnologie rispettose dell’ambiente, contribuendo così ad approvvigionare le popolazioni delle regioni più povere del mondo di energia pulita e non inquinante”. La commissione investirà nel GEEREF 80 milioni di euro per il periodo 2007 – 2012 che andranno alla regione, ACP (Africa, Caraibi e Pacifico), insieme all’Africa del nord, i Paesi dell’est Europa non compresi nell’UE, l’America latina e l’Asia. Spiegando le motivazioni alla base di questa operazione Louis Michel, commissario UE allo sviluppo ed all’aiuto umanitari, e Stavros Dimas, commissario all’ambiente, hanno sottolineato che: “I Paesi in via di sviluppo devono aver accesso ad un’energia non inquinante ad un prezzo abbordabile: è preliminare allo sviluppo sostenibile. Questo Fondo favorirà gli investimenti privati e diventerà una vera fonte di sviluppo sostenibile, in particolare per l’Africa”