Rinnovabili

Rilancio economico attraverso la riqualificazione energetica

Nell’attuale quadro di crisi economica-finanziaria le potenzialità dell’efficienza energetica sono risorsa che non può essere non sfruttata a cominciare dagli interventi nel parco edilizio pubblico, nell’ottica d’assurgere a modello anche per il settore privato. E dei vantaggi delle politiche di efficientamento se ne è parlato oggi a Roma nel corso dell’incontro organizzato dall’Enea (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente) “Crisi economica e intervento pubblico: il caso degli investimenti in efficienza energetica”. Ad aprire i lavori il presidente Luigi Paganetto, secondo cui “il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici è uno degli interventi utili a rilanciare l’economia e l’occupazione, attraverso la creazione di una vera e propria filiera, basata sulle nuove tecnologie e sull’utilizzo delle fonti rinnovabili”. “ENEA, nel suo ruolo di Agenzia per l’Efficienza Energetica – ha continuato Paganetto – intende offrire alla Pubblica Amministrazione le competenze e gli strumenti per ridurre i consumi e i costi della bolletta energetica e, allo stesso tempo, incoraggiare un nuovo modo di concepire il patrimonio edilizio dello Stato, restituendo slancio alle imprese che operano nel settore delle costruzioni”.
Le informazioni disponibili sul parco edilizio e i consumi degli edifici pubblici sono state finora scarse o limitate, complicando dunque la situazione; un primo approccio al tema lo offre Enea attraverso lo “studio”:https://www.enea.it/eventi/eventi2009/InvestimentiEffEne260209/Intervento_ENEA.pdf, in cui sono stati presi in considerazione Uffici e Scuole, due tipologie edilizie che ospitano, secondo i dati CONSIP, quasi il 75 % dei dipendenti pubblici. L’indagine, è stata effettuata su un campione del parco complessivo identificato pari al 35% del totale (circa 15.000 edifici), valutandone i consumi energetici per climatizzazione, produzione di acqua calda sanitaria e illuminazione. Per questo campione l’Enea ha calcolato i consumi attuali (tendenziali) pari a15 milioni di MWh termici/anno e 6 milioni di MWh elettrici/anno e relativa “bolletta energetica”di 1,8 miliardi di euro/anno. La proposta Enea prevede degli interventi mirati che si incentrino sul ricorso a materiali, componenti e sistemi realizzati con le tecnologie più avanzate oggi disponibili, per una spesa complessiva di 8,2 miliardi; a fronte tuttavia di una successiva riduzione del 20% di energia primaria e di 420 Milioni di euro l’anno in meno nella bolletta. Un beneficio evidente a cui si sommano una serie di collaterali, più o meno diretti.
Ma, precisa Paganetto, “per raggiungere questo obiettivo occorre rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato, tra ricerca e industria, dando vita a partnership strategiche che operino nel medio e nel lungo periodo”.

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