Il teorico della generazione diffusa, continua a promuovere il suo progetto di piccoli produttori di energia che intereagiscono in una rete distributiva non piramidale come l'attuale, ma simile a quella di internet
(Rinnovabili.it) – Durante il workshop, organizzato dal “Centro di ricerca Citera”, oggi alla Facoltà di Architettura Valle Giulia di Roma si è potuto assistere a una ”lectio magistralis” dell’economista di fama internazionale il professor Jeremy Rifkin, Presidente della “Foundation on Economic Trends”.
Secondo il professore in questo momento storico l’uomo deve impegnarsi in modo concreto a recuperare l’ambiente, devastato dalle conseguenze dell’inquinamento globale. E questo è possibile, secondo Rifkin, partendo dalle proprie abitazioni, dalle città, dove convergono gran parte dei problemi energetici del pianeta. Serve quindi una vera e propria ”rivoluzione” in architettura, come previsto dalla ”dichiarazione di Venezia” firmata da famosi architetti in termini di sostenibilità.
Solo così si potrà assicurare a milioni di persone di produrre e consumare energia pulita e rinnovabile, proprio grazie alle loro attività commerciali, istituzioni pubbliche e abitazioni. Questo ad esempio consentirebbe di condividere le eccedenze energetiche con altre reti intelligenti di servizi pubblici, avviando di fatto la Terza Rivoluzione industriale e una nuova era post- anidride carbonica.
”Partire dalle città – ha dichiarato anche Livio de Santoli, direttore del centro di ricerca Citera – significa affrontare il problema energetico degli edifici e della mobilità”.