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Rifiuti radioattivi, cosa ne pensano gli europei?

(Rinnovabili.it) – Con il ritorno di fiamma a cui si sta assistendo nei confronti del nucleare l’Europa inizia a prendere le misure necessarie per riadattarsi agli scenari energetici che si stanno definendo e ai nodi che presto o tardi si dovranno sbrigliare. Lo scorso 25 giugno 2009, l’UE ha compiuto un passo importante istituendo un quadro comune vincolante sulla sicurezza nucleare tramite l’adozione della “Direttiva”:https://register.consilium.europa.eu/pdf/en/09/st10/st10667.en09.pdf sulla Sicurezza Nucleare. Ad oggi 15 dei 27 Stati membri possiedo sul loro territorio impianti nucleari e nonostante la scelta spetti solo alla singola nazione, non si può trascurare il fatto che sono stati progettati solo alcuni depositi per lo stoccaggio definitivo dei rifiuti radioattivi classificati come più a rischio. Come mossa successiva dunque la Commissione europea intende ora proporre una normativa sulla gestione delle scorie ed ha avviato una “consultazione pubblica”:https://ec.europa.eu/energy/nuclear/consultations/2010_05_31_fuel_waste_en.htm.
IP/09/1039 su tale proposta legislativa. A sostengo dell’iniziativa ci sono i risultati dell’ultimo sondaggio dell’Eurobarometro da cui risulta che la stragrande maggioranza degli europei (l’82%), indifferentemente dalla scelta del proprio governo di impiegare o meno l’energia nucleare, sarebbe a favore di una precisa regolamentazione in materia di gestione dei rifiuti radioattivi.
Nel dettaglio il consenso risulta unanime a Cipro (93%), in Ungheria (90%), nei Paesi Bassi (90%) e in Slovenia (90%). Meno condivisa in stati come Austria (59%), Regno Unito (60%), Malta (62%), dove però, ugualmente, il si alla normativa rimane nel campione di maggioranza.
“Tutti gli europei – ha affermato Günther Oettinger, commissario europeo per l’Energia – che abbiano o meno centrali nucleari sul loro territorio nazionale, condividono le stesse preoccupazioni, le quali non vanno prese alla leggera; dobbiamo infatti adoperarci affinché i rifiuti radioattivi siano smaltiti in modo sicuro per la popolazione e per l’ambiente”.

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