L'agricoltura biologica ammette per la prima volta l'utilizzo di fertilizzanti e ammendanti prodotti utilizzando rifiuti organici domestici separati all'origine. Sarà importante rispettare gli standard richiesti
(Rinnovabili.it) – Gli agricoltori biologici finalmente potranno trarre vantaggio dall’utilizzo dei rifiuti biologici domestici. Compostati e fermentati potranno infatti per la prima volta essere utilizzati come fertilizzante o come ammendante, utile per arricchire il terreno delle coltivazioni alimentari dando così un ulteriore slancio alla produzione e all’intero settore, riducendo al contempo il quantitativo di rifiuti da gestire.
In precedenza i rifiuti organici potevano essere utilizzati in agricoltura esclusivamente a seguito di particolari trattamenti definiti all’interno della relativa normativa, tuttavia il Defra britannico ha deciso che i rifiuti, appositamente suddivisi a livello domestico, potranno essere utilizzati come fertilizzanti se processati e certificati secondo standard di compostaggio o di digestione anaerobica noti come *PAS 100* e *PAS 110*.
La possibilità di utilizzare queste sostanze potrebbe avere un valore significativo per i produttori biologici che hanno spesso l’esigenza di acquistare fertilizzanti da altre aziende ma continuerà ad esserci bisogno di numerosi controlli per evitare contraffazioni e per garantire agli agricoltori il rispetto delle normative. A tal proposito il chief executive della Organic Farmers & Growers (OF&G) Richard Jacobs ha dichiarato “Questo non è un via libera all’utilizzo dei rifiuti organici domestici separati alla fonte. Gli standard PAS 100 e PAS 110 consentono livelli di doppi di metalli mesanti rispetto a quanto consentito dal regolamento organico, così gli agricoltori che utilizzano queste sostanze dovranno assicurarsi che i risultati delle analisi su tutto quello che acquistano siano consoni e condividerli con noi prima di utilizzare il fertilizzante o l’ammendante” ha concluso.