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Rifiuti nucleari: l’UE adotta la direttiva

Da oggi i rifiuti radioattivi prodotti dai Paesi UE dovranno seguire un iter ben preciso verso il loro completo smaltimento, con restrizioni anche per quanto riguarda la loro esportazione in Paesi terzi

(Rinnovabili.it) – Tappa importante per il raggiungimento della sicurezza nucleare dell’UE, grazie all’adozione da parte del Consiglio europeo della direttiva sui rifiuti nucleari e il combustibile esaurito, proposta dalla Commissione il 3 novembre del 2010. Da oggi in poi, infatti, gli Stati membri avranno un solido quadro comunitario cui fare riferimento nell’elaborazione di dettagliati piani nazionali per la gestione dei rifiuti radioattivi e delle centrali nucleari, che dovranno essere predisposti entro il 2015 e che saranno sottoposti al vaglio della Commissione. I piani che ogni singolo Stato dovrà predisporre dovranno contenere informazioni puntuali sulle attività che sarà necessario implementare, i relativi costi da sostenere e sulle tempistiche con cui saranno realizzati gli impianti di smaltimento, che, stando a quanto previsto dalla direttiva, potranno essere condivisi tra due o più Stati membri. Alte anche le limitazioni per quanto riguarda le esportazioni verso Paesi extra UE, per le quali la Commissione aveva sperato in un divieto totale, ottenendo anche il voto favorevole del Parlamento, il cui parere però non è vincolante. Esse infatti, escluse in Africa, Pacifico, Caraibi e Antartide, sono consentite a condizioni molto rigorose e vincolanti: il Paese terzo deve avere un deposito finale in funzione collocato in uno strato geologico profondo, tipologia di deposito che almeno per i prossimi 40 anni non troveremo in nessuna parte del mondo. D’ora in avanti, quindi, la Commissione monitorerà attentamente l’attuazione della direttiva, in particolare i progressi compiuti nella costruzione degli impianti di smaltimento e, in una fase successiva, anche la possibile esportazione del materiale radioattivo. Fondamentale, poi, in tutta questa manovra sarà il diretto coinvolgimento dei cittadini nel processo decisionale e la condivisione delle informazioni e delle singole esperienze.