Martedì 27 aprile alle ore 17.30, nello spazio Viterbi della Provincia in via Tasso 8 si terrà la presentazione dell’iniziativa per la mobilità sostenibile Jungo.
Jungo è partita in Trentino, con un’esperienza pilota prima al mondo, e ora la Provincia di Bergamo vuole farlo conoscere anche nel proprio territorio. Si tratta di un modo nuovo di muoversi sfruttando le “correnti naturali” di traffico, occupando i sedili vuoti delle auto semivuote in costante movimento.
L’idea, un mix tra l’autostop classico e il car-pooling, è semplice: molti guidatori sarebbero disponibili a dare un passaggio, ma si trattengono perché mancano le condizioni di sicurezza. Inoltre gli automobilisti avrebbero un vantaggio economico nel dividere le spese. Tanti altri lascerebbero volentieri l’auto a riposo, se sapessero di poter fruire di un imbarco rapido; ma per loro, oltre all’insicurezza di salire a bordo con uno sconosciuto, c’è l’imbarazzo di chiedere un passaggio gratis.
La soluzione passa dall’introdurre dispositivi blindati di sicurezza reciproca.
Jungare significa “spostarsi agile”. Aumenta la “propensione all’imbarco” e innesca un meccanismo di progressiva disassuefazione dall’auto.
In Trentino, mentre l’autostop tradizionale è impraticabile perché costringe a un’attesa media di 22 minuti per gli uomini e 11 minuti per le donne (monitoraggi maggio ‘08), con JUNGO si è già arrivati a 7,2 minuti di attesa per gli uomini e a 3.5 minuti per le donne (monitoraggi JUNGO trimestre settembre/ novembre ‘09).