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Rete energetica trans-europea da 26 mln di euro

Scade il 24 aprile il bando europeo che mette a disposizione 26 mln di euro finalizzato a sviluppare la rete trans-europea di energia

Ventisei milioni di euro destinati al sostegno di iniziative mirate a sviluppare la rete trans-europea di energia, la TEN-E. Obiettivo principale del bando Europeo, la cui scadenza è fissata per il 24 aprile, è rafforzare la coesione economica e sociale fra le diverse aree UE, favorendo così l’abbandono della condizione di marginalità delle regioni meno favorite e di quelle insulari della Comunità. Da non sottovalutare anche l’opportunità di ottimizzare la capacità della rete e l’integrazione del mercato interno dell’energia soprattutto negli ambiti transfrontalieri.
I progetti interessati al bando dovranno quindi puntare principalmente a presentare soluzioni che possano contribuire a rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e ad ottimizzare il mix energetico diversificando opportunamente le fonti di energia dal punto di vista strettamente energetico; per quanto riguarda il concetto stesso di ‘rete’ gli obiettivi prefissati sono relativi alle interconnessioni con paesi terzi, alle norme di sicurezza, all’affidabilità e all’interoperabilità delle diverse reti interconnesse fra di loro.
Come conseguenza diretta dell’eventuale applicazione di tali strategie, il superamento di tutti gli inconvenienti che quotidianamente si verificano sulle reti di distribuzione energetica quali strozzature, sovraccarichi, congestione e collegamenti mancanti. Quanto alle fonti rinnovabili, il bando dà quasi per scontato il ricorso a fonti pulite per la produzione di energia sottolineando l’importanza dell’incoraggiamento verso queste nuove tecnologie oltre che il fondamentale sviluppo delle stesse. Particolare interesse è rivolto inoltre alla gestione del gas naturale; il bando infatti ne richiede un aumento della capacità di stoccaggio sotterraneo, e non solo, si punta l’attenzione infatti anche sulla capacità di ricezione, stoccaggio e rigassificazione di liquidi di gas naturale e sulla costruzione di nuovi gasdotti ad alta pressione. Dal punto di vista burocratico, i fondi stanziati dall’Unione Europea potranno andare a beneficio o degli Stati membri sia in forma individuale che consortile, oppure in alternativa a diverse imprese pubbliche o private o enti congiuntamente con l’accordo dello Stato membro direttamente interessati dal progetto in questione.