Rinnovabili

Residenza Solaria: un modello costruttivo da esportare

Una “best practice” in regione e in Italia tanto da rappresentare un modello da seguire nel settore delle costruzioni ad elevata efficienza energetica. E’ la residenza Solaria situata in via Lumignacco a Udine, il primo complesso abitativo certificato “CasaClima Oro nature” a livello regionale e nazionale. Venerdì 29 ottobre la posa ufficiale del targa di riconoscimento sulla porta d’ingresso dell’edificio. Cerimonia preceduta da un convegno (ospitato nel Salone del Consiglio della Provincia di Udine) finalizzato proprio a illustrare le peculiarità edilizie, i materiali impiegati e le soluzioni impiantistiche adottate per la realizzazione della residenza che si compone di quattro appartamenti.
All’edificio, realizzato dall’impresa edile De Sabbata Costruzioni e progettato dall’architetto Enrico Gatti, è stato assegnato il “bollino di qualità” più importante nel comparto dell’edilizia residenziale in base agli standard “CasaClima”, un metodo riconosciuto che certifica la qualità energetica di un edificio grazie al controllo delle fasi di progetto e di cantiere. «Con questa realizzazione – ha dichiarato l’assessore provinciale all’energia Stefano Teghil – il Friuli ha superato i maestri di Bolzano potendo vantare la migliore casa dal punto di vista delle prestazioni energetiche in Italia, perseguendo anche l’obiettivo della sostenibilità ambientale (nature)».

Un perfetto isolamento, l’utilizzo di materiali naturali che rispettano severi criteri di sostenibilità ambientale (non sono state utilizzate materie plastiche, chimiche o di sintesi, colori o vernici con solventi; il legname proviene da foreste certificate), un sistema di ventilazione meccanica controllata con recupero di oltre il 95% di calore, pannelli solari e fotovoltaici e un “tetto verde” che riduce l’effetto di cementificazione delle nostre città e garantisce all’edificio una ottimale protezione dal surriscaldamento estivo, le principali caratteristiche della residenza. L’ente “certificatore” terzo e imparziale è, per la regione Friuli Venezia Giulia, l’Agenzia per l’energia (Ape). «Il Friuli si conferma terra di grandi costruttori edili – ha affermato il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini – che alla manualità artigiana hanno abbinato un modo di costruire innovativo, proiettato al futuro e per questo molto efficiente dal punto di vista energetico mirato cioè al contenimento dei consumi con un approvvigionamento orientato alle fonti rinnovabili. Una metodologia costruttiva da prendere come modello e da replicare sul territorio provinciale e regionale». Un sistema che nei prossimi anni diventerà la regola tant’è che la Provincia, già del 2008, costruisce i propri edifici con il massimo livello di prestazioni energetiche (Classe A CasaClima).

Sulle iniziative attuate da palazzo Belgrado nell’ambito delle politiche energetiche, si è soffermato l’assessore Teghil che ha illustrato la validità del fondo per ristrutturazioni/nuove realizzazioni di edifici ad alta efficienza energetica e quindi con soluzioni edilizie e impiantistiche innovative come prescritto dai protocolli CasaClima. «Due milioni 110 mila euro di contributi – ha osservato l’assessore Teghil – hanno generato un movimento economico pari a 17 milioni di euro. Un risultato importante per un fondo sperimentale che, già in fase di “prova”, ha dimostrato la sua efficacia a vantaggio di tutti gli operatori inclusi nel settore delle costruzioni: dalle imprese edili, ai progettisti, agli impiantisti e alle aziende che producono materiali fino all’utente utilizzatore finale». Risorse stanziate ad hoc che hanno consentito di innescare un ciclo virtuoso per l’economia, per l’ambiente e per le future generazioni. All’incontro sono intervenuti anche Fabio Dandri (per l’Ape Fvg) che ha ricordato caratteristiche e procedure del sistema di qualità energetica CasaClima e Gianna Malisani, assessore alla gestione urbana del Comune di Udine.

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