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Repubblica Marinara, una sfida “sostenibile” all’America’s Cup

Si chiama Repubblica Marinara ed è allo stesso tempo sia un grande progetto che un sito atto a mostrare e dimostrare come le nuove tecnologie “pulite” funzionino e siano utilizzabili anche in ambiti tecnologicamente avanzati come quello della sfida all’American’s Cup.
Il Comitato promotore di questa Sfida è nato a Valencia, durante l’ultima Coppa America, ed è composto da un giornalista e da un fisico dell’atmosfera: due visionari che (se lo dicono da soli) fanno anche tenerezza e un po’ ridere, ma che insieme a tanti visionari come loro possono realizzare il sogno di Repubblica Marinara: la sfida di tutti all’America’s Cup.
“Repubblica Marinara – recita testualmente la sua mission – vuole essere un modo per mostrare in pratica che un altro mondo è possibile. Un mondo in cui potremo vivere noi ed i nostri figli. Un mondo che sopravviverà anche quando il petrolio sarà finito. Un mondo dove non dovremo sentirci responsabili per l’estinzione di milioni di specie animali e vegetali. Un mondo dove la tecnologia sia al servizio delle grandi sfide del nostro team”.
Ma come faranno quelli di Repubblica Marinara a realizzare un progetto così ambizioso?
Anche perchè vogliono portare la Coppa America in Italia senza magnati del petrolio o imprenditori in cerca di vetrina dietro barche, ma “solo” milioni di italiani che amano il mare, il sole, il vento. La vela è da sempre lo specchio di un desiderio di libertà, di amore per il mare e rispetto per l’ambiente. Di tutti quelli che vogliono fare del loro Paese una nazione all’avanguardia nella solidarietà civile, nella tutela ambientale e dello sviluppo ecosostenibile.
Perché la vela, il mare, sono anche questo.
Il piano è di fare di ogni appassionato ma anche di ogni ambientalista convinto, l’armatore di Repubblica Marinara, la barca italiana che si vorrebbe far gareggiare nel 2011, nella XXXIV edizione del Trofeo più antico dello sport.
Ovviamente questo progetto avrà gambe per camminare solo se se i sostenitori saranno tanti, ma proprio tanti. Occorre molto denaro, lo stesso che avranno a disposizione le squadre più forti, stiamo parlando almeno di 130 milioni di euro, se si vogliono avere chance di vincere la Coppa America.
Per ora però, quelli di Repubblica Marinara vogliono solo contarsi e chiedono solo la promessa che ogni sostenitore sia pronto a sottoscrivere la sua quota, anche solo 1 euro. Quando il loro “contatore” on line segnerà la cifra di 499.999 adesioni al progetto, solo allora verranno chiesti i soldi, per poter diventare operativi, pagare l’iscrizione all’America’s Cup, e consegnare così “la sfida” allo Yacht Club del Defender.
Verrà ovviamente nominato un garante, una persona dagli specchiati volori morali e professionali unanimemente riconosciuti, che certificherà la trasparenza di questo investimento, che sarà poi gestito da un istituto di credito, con un bilancio pubblico.
Repubblica Marinara non cerca un profitto, perché il loro obiettivo è persino più ambizioso: vogliono che la cultura della partecipazione, dell’ambiente, il mare e la sua difesa, diventino il patrimonio condiviso degli italiani, un bene prezioso da difendere, un’opportunità di sviluppo.
Chi volesse maggiori informazione potrà trovarle su “Repubblica Marinara”:www.repubblicamarinara.it/home/
“Perché la Coppa America”:https://www.repubblicamarinara.it/repubblica-marinara/perche-coppa-america.php
“10 Domande”:https://www.repubblicamarinara.it/repubblica-marinara/10-domande.php
“Il Manifesto”:https://www.repubblicamarinara.it/repubblica-marinara/il-manifesto.php
“Iscriviti gratuitamente”:https://www.repubblicamarinara.it/lancia-la-sfida/

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