Rinnovabili

Renzo Piano e l’eolico di Genova, un incontro possibile?

“E’ un bene che la città si interroghi sulle energie alternative, ma vorrei fare un invito a riflettere bene, per non fare errori”. Questo era stato il commento del famoso architetto Renzo Piano commentando circa un mese fa i problemi che la presenza delle pale eoliche sulla diga foranea del porto di Genova avrebbe potuto porre. Parlando del profilo dell’area portuale aveva dichiarato: “Dove le gru sono alte trenta, quaranta metri, se esci da questa altezza…, ma è bello che si parli di energie alternative. Mi fa piacere”. Ora voci di corridoio mormorano che potrebbe essere lo stesso Piano a disegnare il profilo delle torri eoliche del futuro impianto, modificando in parte lo skyline della città. Nel dettaglio il progetto, inserito in un protocollo di intesa firmato dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e dal presidente dell’Enel, Fulvio Conti, prevede, una volta ottenute le autorizzazioni della Capitaneria e dell’Autorità Portuale, la realizzazione di dodici pale alte 100 metri da 1,5 MW, per una produzione complessiva di 20 megawatt di energia in grado di soddisfare il fabbisogno di ottomila utenze. Il possibile coinvolgimento dell’architetto genovese nasce da un incontro svoltosi venerdì scorso tra i vertici di Enel e l’Urban Lab di Genova, alla presenza del sindaco Marta Vincenzi. L’ipotesi scaturita è quella di un accordo che vede Genova come città laboratorio per lo studio delle energie rinnovabili. Renzo Piano potrebbe così studiare un nuovo design per le torri eoliche, meno impattanti sul paesaggio, che Enel andrebbe a realizzare. L’idea dell’Urban Lab proposta dal sindaco Vincenzi è quella di coinvolgere anche aziende genovesi e la stessa Università del capoluogo ligure per creare un prodotto made in Genova.

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