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REM inaugura nel mantovano il primo impianto agrovoltaico al mondo

REM, Revolution Energy Maker, newco fondata nel 2008 e promossa da un gruppo di sei imprenditori italiani attivi a livello nazionale e internazionale nella realizzazione di impianti per la produzione di energia e di elettrodotti, ha realizzato a Virgilio, in provincia di Mantova, il primo impianto agrovoltaico al mondo.

Unico e innovativo nel proprio genere, il nuovo impianto integra, in una simbiosi perfetta, l’attività agricola con la produzione di energia pulita. Un impianto aereo che insegue il sole, fatto di strutture mobili sospese mantenute saldamente in posizione a circa 5 mt di altezza da una semplice ed elegante tenso-struttura progettata per consentire il libero passaggio di voluminose macchine agricole e la coltivazione del terreno sottostante.

“E’ una soluzione brillante che consente di produrre grandi quantità di energia, rispettando l’ambiente e integrandosi sinergicamente con le attività dell’uomo”, ha commentato Roberto Angoli, Presidente di REM. “Due attività sinora conflittuali sono finalmente unite da una infrastruttura tecnologica utile a entrambe e, infatti, sui terreni dell’azienda agricola Vostok, la produzione biologica di prodotti alimentari al piano terreno, è favorita dall’apporto della tecnologia avanzata dell’impianto per la produzione di energia elettrica collocato al primo piano”.

In sintesi, l’impianto ha una potenza elettrica di 2,2 MW generata da 500 mila celle fotovoltaiche fatte di silicio, ma l’originale struttura a inseguimento solare è già pronta a utilizzare le nuove tecnologie di conversione ad alta efficienza.
I 15 ettari dell’azienda agricola Vostok, dove è installato l’impianto, grazie all’ideale rapporto di illuminazione, compatibile con qualsiasi coltura, saranno dedicati alla produzione di prodotti alimentari ad elevata redditività, come erbe officinali da estrazione, erbe aromatiche da essicazione, coltivazioni orticole e piccoli alberi da frutto.

L’impianto è costituito da 750 inseguitori solari biassiali sospesi che comunicano tra loro attraverso un innovativo sistema di controllo e di comunicazione wireless. Grazie ad esso, le superfici captanti si muovono in modo sincronizzato e modificano la propria inclinazione in base al movimento del sole e alle condizioni climatiche, al fine di massimizzare la produzione di energia elettrica. La tecnologia wireless, inoltre, è in grado di gestire il movimento di mezzi agricoli automatizzati sotto l’impianto, le modalità di irrigazione e l’apertura di coperture antigrandine. Il sistema, inoltre, può essere utilizzato per il monitoraggio ambientale rilevando dati importanti per il buon esito delle coltivazioni come la temperatura dell’aria e del terreno, l’umidità, etc.

L’impianto di Virgilio è interamente made in Italy, in quanto è stato ideato, progettato e realizzato da società ed esperti di nazionalità italiana. REM ha investito 2 milioni di euro per finanziare un gruppo di studio composto da una ventina tra ingegneri, architetti, agronomi ed esperti di meccanizzazione agricola che per 18 mesi hanno cercato la soluzione ideale per produrre energia a zero emissioni che consente di utilizzare le immense superfici agricole delle grandi pianure europee.

Il grado di innovazione (non solo tecnologica con il sistema wireless), è molto elevato, tanto che REM ha deciso di brevettarlo, con l’obiettivo di poterlo replicare su altri terreni in Italia e in Europa. A breve, gli impianti agrovoltaici di REM in pianura padana saliranno a quattro per un totale di 10MW.

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