Per l’ad Enel al vertice sul clima di Copenhagen un accordo politico avrà la precedenza su l'adozione di impegni vincolanti
(Rinnovabili.it) – Si è discusso di energia ma anche dell’ormai inscindibile tema del surriscaldamento globale nella prima riunione del Regulatory board dell’Enel dal tema “Energia e cambiamenti climatici: nuove regole per il nostro domani”. Sotto i riflettori l’evoluzione della crisi economica e gli effetti ormai tangibili nel settore energetico. Il 2009, spiega Fulvio Conti amministratore delegato Enel, “si sta chiudendo con una pesante riduzione della domanda” di energia, segnale dello squilibrio finanziario che ha investito la società ma che, tuttavia, accenna ora i primi segnali di controtendenza.
“Negli ultimi tempi si sono moltiplicati i segnali di riavvio della produzione dei consumi industriali anche se il quadro è ancora debole e non si può ancora dire quando e come ci sarà la ripresa dell’economia”. Per l’ad di Enel il periodo di congiuntura economica si farà sentire anche a livello dei negoziati climatici in atto, per i quali prevede un ulteriore slittamento nel tempo nell’adozione di obblighi vincolanti. ”Complice la crisi economica alcuni nodi della politica degli Stati Uniti e l’intransigenza delle economie emergenti mi sembra che a Copenhagen verrà preso un accordo solo politico e che gli impegni vincolanti verranno presi solo in un secondo momento”.
E l’incertezza economica è un fattore che non dimentica neppure Stefano Saglia, Sottosegretario alle Attività produttive, che parlando a margine della riunione, ha fatto il punto della situazione sul sistema di incentivazione delle rinnovabili. La revisione in programma, questione ancor più delicata con la crisi economica in atto, procederà, assicura Saglia senza bruschi scossoni: ”Stiamo sottoponendo il decreto al Ministero dell’Ambiente; il nostro interesse è di ridurre gli incentivi ma di farlo in modo dolce e morbido in modo da non spiazzare un settore che sta dando buone performance anche in termini di innovazione e di occupazione”. ”Non possiamo finanziare rendite e produzione fasulla di energia – ha concluso – dobbiamo finanziare con più oculatezza. Il percorso sarà pronto entro Natale in modo da dare un anno di tempo agli operatori per adattarsi”.
Il Sottosegretario ha colto anche l’occasione per annunciare che il testo del decreto attuativo per l’istituzione dell’Agenzia per il nucleare è pronto ed una volta esaminato dei ministeri della Pubblica Amministrazione e dell’Economia potrà ricevere l’ok nel giro di qualche settimana.