Oggi il sottosegretario all’edilizia, Caroline Flint, ha annunciato i nomi dei 15 siti per ora candidati ad ospitare le nuove eco-città. Il piano inglese prevede di costruire 15 città verdi entro il 2020, provvedendo così a risolvere due problemi che affliggono il Governo britannico e cioè gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di CO2 e quelli che riguardano l’emergenza casa. Ogni città sarà costituita da un minimo di 5.000 a un massimo di 15.000 case. Tra i siti selezionati ci sono Bordon Hampshire, Rushcliffe in Nottinghamshire, Ford, in West Sussex e Hanley Grange in Cambridgeshire. Robert Napier, presidente della Partnership inglese, è stato incaricato dal governo di occuparsi delle direttive riguardanti la realizzazione delle eco-città. “L’identificazione di 15 siti potenziali non è altro che l’inizio – spiega Napier – La selezione dei siti finali si dovrà basare sugli aspetti pratici della consegna, sulla rigorosa eccellenza nel design e nella progettazione e dovrà coinvolgere le comunità locali in tutte le fasi. Sono ansioso di lavorare con il Governo per contribuire al raggiungimento di questo importante obiettivo”. Il prossimo step prevede le consultazioni con i cittadini locali. Se questi non dovessero opporsi entro la fine dell’anno verrà stilata la lista finale delle eco-città.