Rinnovabili

Regno Unito, i giovani attirati dall’eolico offshore

(Rinnovabili.it) – La green energy affascina i giovani del Regno Unito. E’ quanto emerge da una relazione del “DECC”:https://www.decc.gov.uk/ al ministro dell’energia e del cambiamento climatico *Charles Hendry*. Nel rapporto è presente un sondaggio in cui l’eolico offshore rappresenta per il 94% dei giovani intervistati la migliore tecnologia energetica, rispetto al 2,2% del campione favorevole ai sistemi a carbone.

Lo studio analizza le politiche britanniche in materia di energia dal punto di vista delle persone che dovranno convivere in futuro con queste decisioni. I giovani, che hanno contribuito alla formulazione del rapporto, avevano tra i 16 e 25 anni. Essi si sono resi protagonisti del lavoro, visitando centrali nucleari e centrali elettriche, analizzando progetti che riguardavano fonti rinnovabili e interagendo di prima persona con esperti, gruppi di pressione di diversi settori e sviluppatori di nuove tecnologie.

Il rapporto evidenzia come l’energia sia importante per l’attuale società, ma allo stesso tempo sarebbe irresponsabile che ci si concentri solamente solo sulla fornitura, continuando a vivere in un modo poco sostenibile. Inoltre la relazione chiede espressamente: accordi equilibrati nei processi decisionali, che il lavoro del Governo non lasci le generazioni future in un debito ecologico e un dialogo continuo con i più giovani affinché non vengano estromessi dai processi decisionali. Detto ciò l’obiettivo principale da parte dei giovani partecipanti non è pretendere un “pianeta migliore”, ma la garanzia di un futuro e di un’esistenza sostenibile.

“Mentre si cerca un accordo globale sui cambiamenti climatici – così il ministro *Charles Hendry* – i giovani non aspettano i politici per iniziare a pianificare e a costruire un’economia a basso carbonio. Questo rapporto del DECC è un lavoro notevole, utile a fornire una nuova prospettiva sulle nostre decisioni energetiche. Spero che anche altri giovani di nuova generazione continuino questa collaborazione con il DECC”.

Exit mobile version