La Lombardia ha deciso di puntare sul recupero delle vie d’acque. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, alla tavola rotonda organizzata alla Banca popolare di Milano per presentare il progetto “Energia dall’acqua per la città e per i Navigli” promosso dall’istituto di credito in collaborazione con la società Harabell e il Comune di Milano.
“In previsione dell’Expo 2015 – ha detto Formigoni – Regione Lombardia ha scelto di puntare anche sul recupero di quelle vie d’acqua che rappresentano un sistema di trasporto sostenibile a basso impatto ambientale, nonché un patrimonio antico e ricchissimo da valorizzare”.
Diversi i passi concreti fatti dalla Regione: fin dal 2002 la Lombardia si è impegnata nella programmazione e nel sostegno di interventi di manutenzione e recupero strutturale delle sponde dei Navigli per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro, nell’ambito di una strategia di valorizzazione e sviluppo dell’intero sistema di vie d’acqua definita con il master plan per i Navigli. “Tutelare questo immenso capitale storico – ha sottolineato Formigoni – è un impegno che ci siamo assunti e che stiamo portando avanti, nella consapevolezza che oggi le idrovie offrono al territorio lombardo numerose opportunità sia sul versante turistico che su quello del trasporto delle merci a basso costo”.
Nel quadro delle politiche e delle iniziative portate avanti da Regione Lombardia, Formigoni ha ricordato che lo scorso novembre il Consiglio regionale lombardo “ha approvato il Piano territoriale d’area dei Navigli, ovvero lo strumento di programmazione territoriale che riguarda l’area dei Navigli. Le linee guida del Piano prevedono la valorizzazione e la tutela dell’identità del sistema delle vie d’acqua lombarde, nel rispetto della caratterizzazione naturale, culturale e storica del territorio, con una particolare attenzione a limitare il consumo di suolo”.
La Lombardia avrà, quindi, lo strumento per “governare il processo di sviluppo in un territorio – vicino alla metropoli e comprendente 51 comuni – che riesce ancora ad esprimere i caratteri peculiari della Lombardia”.
Il Piano assume un significato ancora maggiore in previsione dell’Expo perché prevede anche la realizzazione di un grande parco lineare nord-sud sul versante occidentale di Milano, per collegare la Darsena con il sito dell’esposizione, individuando un corridoio sostenibile, su cui sono previste prescrizioni che hanno lo scopo di preservare e ripristinare le aree necessarie alla riqualificazione del bacino dell’Olona.