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Regione Puglia, una legge per “abitare sostenibile”

Pronti gli incentivi: sgravi sull’Ici, incremento di volumetrie, riduzioni dei costi di urbanizzazione Il disegno è stato approvato in Giunta e tra un paio di mesi approderà in Consiglio

“La Regione promuove e incentiva la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico sia nelle trasformazioni territoriali e urbane sia nella realizzazione delle opere edilizie, pubbliche e private, nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dei principi fondamentali”. Sono le finalità del disegno di legge “Abitare sostenibile”, approvato lunedì dalla giunta regionale pugliese. Ricostruire e riusare l’esistente per coniugarlo con la tecnologia ecologica. A illustrare i contenuti del ddl che dividerà per classi ‘ecologiche’ le tipologie di edifici, gli assessori all’Urbanistica, Angela Barbanente, allo Sviluppo economico, Sandro Frisullo, all’Ecologia, Michele Losappio, e alle Opere pubbliche, Onofrio Introna.
Il testo, che sarà licenziato dal Consiglio tra un paio di mesi dopo aver avuto l’approvazione da parte della Commissione, è frutto di una consultazione di un ampio partenariato istituzionale e socio-economico. E’ una legge a costo zero, finanziata con i fondi strutturali Por, ancora da quantificare: Comuni e Province sceglieranno il tipo di logica da applicare al documento. Per i soggetti interessati, pubblici e privati, gli incentivi previsti sono una riduzione dell’Ici (per legge il Comune sarà obbligato a concedere lo sgravio sull’imposta), degli oneri di urbanizzazione e dei costi di costruzione, e l’incremento volumetrico, fino al 10% del consentito per chi sfrutterà materiali a metà tra quelli esistenti nella tradizione pugliese (come la pietra di Puglia, oggetto di un nuovo Distretto) e quelli altamente tecnologici eco-energetici. “Il disegno di legge – ha spiegato Barbanente – sviluppa la proposta di ‘legge-guida’ regionale sulla edilizia sostenibile elaborata da uno specifico gruppo di lavoro interregionale di Itaca, l’istituto nazionale che si occupa di trasparenza nel settore degli appalti”.
L’iniziativa incentiva la sostenibilità ambientale, occupandosi di risparmio idrico con il riuso nella ristrutturazione degli edifici esistenti, di risparmio energetico attraverso i pannelli solari, il fotovoltaico, e di una nuova scelta di materiali nelle costruzioni: “C’è una bella differenza tra il consumo energetico nel costruire a secco, e lo faremo laddove secondo precisi criteri sarà possibile, e costruire con cemento armato”. Un esempio di edifici ricostruiti sull’esistente adottando nuove misure eco-sostenibili sono gli alloggi di San Girolamo, figli di un accordo con il Comune di Bari e lo Iacp. Per Losappio, “la legge è strumento essenziale per sostenere l’attuazione del Piano energetico ambientale regionale”. Frisullo ha voluto poi sottolineare che “l’utilizzo dei materiali è uno dei punti qualificanti per il risparmio energetico in una regione, come la Puglia, che si contraddistingue per il primato della sperimentazione nell’eco-sostenibilità”.
“Il risparmio idrico a cui si riferisce il ddl è ormai un tema fondamentale per la Puglia, un provvedimento che rientra nella linea dell’ammodernamento economico della nostra regione”. Risparmiare acqua vuol dire utilizzare costruzioni a secco, evitare l’utilizzo spropositato del riscaldamento vuol dire investire in materiale altamente isolante o installare pannelli solari, coniugare tutto questo con la tradizione vuol dire ricostruire con le nostre pietre, i nostri muretti a secco. Costruire e comprare eco-sostenibile vuol dire spiegare ai pugliesi che anche le case, come gli elettrodomestici, possono avere diverse classi: quella A sarà la classe che maggiormente avrà rispettato i criteri di alta qualità.