La regione continua a chiedere l'adeguamento delle emissioni dell'Ilva, ancora fuori legge, che continuano a inquinare e provocare danni nel territorio tarantino
In un documento che l’assessorato all’Ecologia della Regione Puglia ha consegnato alla commissione nazionale Ippc/Aia, si dichiara che non c’è incompatibilità tra la legge 44/2008 della Regione Puglia sui limiti delle emissioni di diossina e di furani delle industrie e gli interventi a suo tempo presi dall’Ilva di Taranto per ridurre le emissioni. L’Ippc/Aia è l’organo tecnico-consultivo che si occupa di prevenzione e controllo integrato delle emissioni inquinanti in previsione del rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale alle industrie. Il suddetto documento è stato consegnato anche al ministero dell’Ambiente.
La Regione Puglia ribadisce la necessità, recita una nota, che “l’Ilva operi da subito anche con accorgimenti di carattere transitorio per abbattere le emissioni di diossina”.
La Regione Puglia “non vede la necessità di concedere all’azienda ulteriori tempi per l’adeguamento degli impianti ed esclude che l’esecuzione di tali interventi possa incidere sui contenuti e tempi della procedura Aia”.