Rinnovabili

Reggio Emilia: provincia e comune insieme per l’energia solare

Il comune di San Martino in Rio realizza un impianto fotovoltaico grazie alla collaborazione della Provincia. Energia pulita per 3000 persone. Il Comune di San Martino in Rio realizzerà un impianto fotovoltaico nell’ex cantiere Tav di Gazzata. L’impianto sarà il più grande della Provincia di Reggio Emilia e fra i più importanti dell’Emilia-Romagna. “Abbiamo colto una grande opportunità, probabilmente unica, di produrre energia pulita e, nello stesso tempo, creare un’entrata importante per le casse del Comune per i prossimi vent’anni” ha detto il sindaco di San Martino in Rio Oreste Zurlini. Con la potenza massima di 3,34 megawatt il Comune potrà in questo modo produrre energia pulita per un volume corrispondente al consumo di circa 3.000 persone.
Per realizzare questo impianto la Provincia e l’Amministrazione comunale hanno condiviso una variante urbanistica sulla destinazione di 76.730 metri quadrati di terreno vicino alla frazione di Gazzata, in prossimità della linea ferroviaria dell’alta velocità, dove sorgeva uno dei cantieri della Tav. L’assessore provinciale alla pianificazione ed all’ambiente, Mirco Tutino, non ha dubbi sulla necessità di “sostenere senza pregiudizi e con convinzione le energie rinnovabili per dare alla nostra provincia impianti capaci di farci superare la dipendenza dal petrolio ed evitare lo scellerato piano del Governo sul ritorno al nucleare”. Per Tutino, è importante mettere in luce che “l’impianto è realizzato dal comune, che in un momento così difficile per gli enti locali potrà portare a casa gli utili dell’operazione”.Tuttavia, aggiunge il sindaco Zurlini, “questo non risolve il tema dei tagli ai bilanci dei comuni. Lavoriamo per ottenere un giusto ed equo meccanismo di finanziamento alle autonomie locali, ma al contempo ci rimbocchiamo le maniche per cercare nuove entrate. Apprezzo molto la tempestività con cui l’Amministrazione provinciale ci ha fornito delle risposte”. “I pannelli solari, disposti su un’area di circa 8 ettari, non sottrarranno terreno all’agricoltura perché sorgeranno su una porzione di terra da tempo compromessa dalla ghiaia, dal passaggio dei camion e dalle installazioni del cantiere TAV – spiega l’assessore provinciale Tutino – Abbiamo fatto tutto il possibile per sostenere, velocizzare e favorire l’avvio di questo progetto, che crediamo debba rappresentare un esempio ed un modello per tutto il nostro territorio”.

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