Rinnovabili

Reggio, ecco le tre aree dove produrre in modo sostenibile

Fora di Cavola, Prato-Gavassa e Rolo-Fabbrico. Sono questi i siti individuati dalla Provincia di Reggio Emilia attraverso il Piano territoriale di coordinamento provinciale per sviluppare tre “Aree produttive ecologicamente attrezzate”, zone industriali dove fare impresa all’insegna della sostenibilità ambientale e dell’utilizzo spinto di fonti energetiche rinnovabili. Otto i milioni di euro destinati dalla Regione Emilia-Romagna ai tre progetti grazie al lavoro di rete attivato dalla Provincia e dagli enti locali.

L’area produttiva che si colloca a Fora di Cavola nel territorio del comune di Toano, si caratterizza per la realizzazione di una centrale di produzione di energia elettrica a biomassa ed ha ottenuto un contributo pari a circa 3.350.800 euro, ai quali si aggiungono circa 231.808 euro per progetti di sostenibilità ambientale quali impianti di illuminazione pubblica a led, sistemi per il risparmio idrico e un impianto di fitodepurazione delle acque reflue.

L’area Prato-Gavassa è destinataria di un finanziamento di circa 723.299 euro per progetti ambientali (in particolare mitigazioni ambientali e vasche di laminazione) e di circa 2.437.303 euro per progetti innovativi in campo energetico, ossia una rete di teleriscaldamento a servizio dell’area produttiva.

L’area di Rolo-Fabbrico beneficia di un contributo di circa 196.867 euro per la realizzazione di un sistema di mitigazione boschiva e circa 1.059.920 per progetti di sostenibilità energetica, in particolare la realizzazione di un parco fotovoltaico e di un sistema di teleriscaldamento a servizio dell’area produttiva.

La qualifica di Apea (Area produttiva ecologicamente attrezzata) è uno strumento di valorizzazione ecologico-ambientale del territorio, ma anche un vantaggio competitivo del sistema produttivo. Per le imprese, le aree contrassegnate “Apea” rappresentano un’opportunità d’insediamento di eccellenza in quanto offrono economie di scala, infrastrutture e servizi comuni, una gestione ambientale condivisa e partecipata, una riduzione dei costi per l’approvvigionamento energetico.

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