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Ravenna, un progetto per il biogas

Recuperare lo scarto e trasformarlo in risorse energetiche, in un sistema integrato che coinvolge enti pubblici e ricerca scientifica, in una rete virtuosa al servizio dell’ambiente. Con l’approvazione del consiglio provinciale, parte “For Biogas – Sperimentazione per la valorizzazione energetico – agronomica della frazione organica dei rifiuti solidi urbani e dei fanghi urbani di depurazione”, un progetto che vede insieme Provincia di Ravenna come soggetto responsabile del coordinamento generale, Università di Bologna, Cirsa (Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali) ed Hera. La sperimentazione comincerà nel comune di Bagnacavallo. La Provincia contribuisce con 53mila euro e si impegna e mettere a disposizione personale per la gestione amministrativa e per la diffusione dei risultati.
“La Provincia – dichiara il presidente Francesco Giangrandi – sulla base delle linee d’indirizzo del Tavolo Provinciale della Ricerca ha realizzato diversi progetti innovativi finalizzati alla valorizzazione delle competenze industriali e scientifico-tecnologiche presenti nell’area ravennate nei campi dell’ambiente, delle tecniche agronomiche, delle biotecnologie e delle biomasse lungo la strategia dello sviluppo sostenibile. Con il progetto For Biogas (in collaborazione tra i settori attività produttive ed ambiente) si vuole estendere la sperimentazione testata con il progetto PREA (Progetto sperimentale per la valorizzazione Energetico-Agronomica delle matrici organiche di derivazione agro-zootecnica ) recentemente concluso”.
La sperimentazione di PREA, che già ha coinvolto Cirsa per la parte scientifica, ha permesso di verificare la possibilità di conseguire a livello collettivo vantaggi ambientali ed economici, tra i quali la produzione di una fonte energetica alternativa (il biogas) e di un composto organico con alto valore agronomico, l’ammendante compostati misto, oltre che una consistente riduzione dell’inquinamento idrico ed atmosferico. La nuova sperimentazione For Biogas punta invece decisamente alla valorizzazione energetico-agronomica della frazione organica dei rifiuti solidi urbani e dei fanghi di depurazione. Sfruttando il processo di digestione anaerobica (DA) applicato alle biomasse scaturite dalla raccolta differenziata e dal trattamento di acque reflue, i coordinatori del progetto intendono verifcare il ventaglio delle soluzioni possibili e ponderarne vantaggi economici ed ambientali. Tutto questo in un’ottica perfettamente coerente con una strategia europea che impone agli Stati la riduzione entro il 2020 del 20% delle emissioni di gas serra, realizzando al contempo risparmi energetici (il 20% dei consumi) e utilizzando fonti rinnovabili che rappresentino almeno il 20% del consumo di energia.