A Ravenna un rifiuto su due viene correttamente differenziato, con una crescita continua negli ultimi dieci anni. La Provincia ha reso noti i dati dell’Osservatorio provinciale sui rifiuti (in collaborazione con ARPA, con il soggetto gestore del servizio pubblico di raccolta rifiuti e con l’Autorità d’Ambito AATO7 di Ravenna), che mettono in luce il considerevole risultato del 2008 (49,2% di raccolta differenziata) a coronamento di un decennio nel corso del quale si è partiti dall’11% del 1997 per superare l’asticella del 40% a partire dal dato del 2005 (40,7%).
“I dati nazionali pubblicati da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) nel “Rapporto Rifiuti 2008” e nelle precedenti edizioni confermano – ha commentato l’assessore provinciale all’Ambiente Andrea Mengozzi – la necessità di attivare serie politiche di prevenzione al fine di conseguire l’obiettivo di disaccoppiamento tra produzione dei rifiuti e crescita economica. Per quanto riguarda il territorio provinciale, il quantitativo di rifiuti urbani e assimilati raccolti in provincia di Ravenna nel 2008 – pari a 310.234,6 t – evidenzia un incremento pari a circa il 3,1% rispetto all’analogo dato del 2007. Nel periodo monitorato (1997-2008) la percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato si è sempre mantenuta in aumento, raggiungendo nel 2008 il 49,2%”.
Nel dettaglio della gestione dei rifiuti urbani, contestualmente alla crescita della raccolta differenziata, diminuisce il conferimento diretto in discarica (quasi il 90% nel 1997, il 23% nel 2003 fino a toccare il 6,7% del 2008). Si attesta intorno al 44% la percentuale – nel 2008 – di rifiuti urbani conferiti a impianti di selezione o trattamento.
“Nel corso degli anni – ha concluso l’assessore Mengozzi – hanno acquisito via via maggiore importanza le iniziative di riduzione dei rifiuti prodotti (oltre seimila compostatori domestici distribuiti, sostituzione stoviglie usa e getta nelle mense pubbliche, etc.) e le attività di implementazione e miglioramento del sistema di raccolta differenziata e, inoltre, le attività di costruzione ed esercizio di impianti di selezione e trattamento finalizzati al recupero di materia (ad esempio, impianti di compostaggio)”.