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Rapporto Wwea: nel 2011 l’eolico arriva a 240 GW

Secondo i dati presentati dal rapporto annuale della “World Wind Energy Association”:https://qualenergia.it/sites/default/files/articolo-doc/worldwindenergyreport2010_s.pdf (Wwea), il comparto dell’energia eolica al livello mondiale dovrebbe aver superato – già a partire dai primi mesi del 2011 – i *200 Gigawatt di potenza installata*.
Lo studio basa le sue istanze sui dati acquisiti fino all’anno 2010, in cui l’eolico installato nel mondo ha raggiunto complessivamente i _196.630 MW_ di potenza e dove sono previsti per il 2011 nuovi impianti eolici per _45 GW_.

Nonostante la crescita di questo settore abbia risentito della crisi economica globale e il numero degli _aerogeneratori_ installati sia stato in forte calo rispetto all’anno 2009, l’eolico è riuscito comunque a mantenere vitale il proprio mercato internazionale grazie ad un giro d’investimenti dello scorso anno pari a *40 miliardi di euro* e anche grazie all’intervento della Cina, che continua a pesare per più della metà delle installazioni eoliche realizzate annualmente nel mondo. Quest’ultima infatti – dati Wwea alla mano – dominerebbe un mercato in cui più di una turbina su due nel 2010 è stata installata nel territorio della Repubblica Popolare, producendo un fatturato di 18.928 MW di potenza da eolico. Il colosso asiatico, secondo le stime della _World Wind Energy Association_ è attualmente *il primo Paese eolico* del mondo con 44,7 GW, seguito da Usa (40,2 GW), Germania (27,2 GW) e Spagna (20,6 GW).
Il 2010 risulta comunque un anno dove sono stati installati solo 37.642 MW di potenza da eolico contro i 38.312 MW del 2009, facendo registrare un record negativo: il risultato peggiore dal 2004 in termini di capacità installata, con un tasso di crescita annuale del 23,6%.
Questo dato negativo si riflette in particolare negli USA, dove si è passati ad installazioni di 9 GW nel 2009 ad impianti di potenza complessiva pari a 5,6 GW nel 2010.
La classifica del maggior tasso di crescita invece, vede in testa Romania (+4.1%), Bulgaria (+112%) e Belgio (+61,7%), mentre quella dell’eolico nella percentuale del mix elettrico assegna la palma alla Danimarca (21%), seguita da Portogallo (18%) e Spagna (16%).

Per quanto riguarda l’Italia, con i suoi 5.797 GW di potenza eolica installata nel 2010, il bel paese si aggiudica il sesto posto nel mondo per _potenza cumulativa installata_.
Nonostante questo dato, l’ANEV – Associazione Nazionale Energia del Vento, mette in guardia da eventuali rilassamenti, avvertendo che i dati forniti dalla Wwea dimostrano in realtà come l’Italia abbia subito un forte arresto del tasso di crescita del comparto eolico e che, visto il basso numero delle installazioni del primo trimestre 2011, “_quelle del secondo trimestre non saranno migliori, con ciò certamente il 2011 sarà, a differenza di quanto avviene nel mondo, un anno molto brutto per lo sviluppo dell’eolico in Italia_”. Già a partire da quest’anno, si rischierebbe quindi di essere scavalcati dalla Francia e dal Regno Unito.
E’ per questo che l’Anev – nel suo comunicato ufficiale – ribadisce ancora una volta “_la necessità di rilanciare l’eolico, tecnologia matura, economica e affidabile, con la rapida emanazione dei Decreti Ministeriali attesi in applicazione del D. Lgs. 28/2011, al fine di consentire agli operatori eolici di contribuire al raggiungimento efficiente degli obiettivi al 2020”._

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