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Rapporto Enea “Energia e Ambiente 2006”

h4. All’interno: La cronaca della presentazione
– Il contenuto del Rapporto

Il tradizionale rapporto che l’Enea presenta annualmente costituisce un punto di riferimento per tutti coloro che, a vario titolo, operano nel campo delle energie, sia sul livello politico che su quello scientifico.
Lo studio di quest’anno riveste una particolare importanza, dal momento che l’emergenza ambientale costituisce uno dei temi fondamentali dello sviluppo di tutti i paesi del mondo come ha recentemente sancito il rapporto dell’IPCC, con i suoi dati allarmanti o l’Unione Europea con il suo piano energetico entro il 2020.
In questo scenario l’Italia ha già intrapreso una serie di iniziative in merito alla politica energetica, sia nella legge Finanziaria, come nel Ddl in discussione in Parlamento.
Il coinvolgimento politico e governativo è tale che, ad esempio, oggi nella sede dell’Enea sono presenti ben quattro ministri interessati allo sviluppo energetico: Bersani, per lo Sviluppo Economico, Mussi, per l’Università e la Ricerca e Nicolais, per le Riforme e l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione.
La presentazione inizia con un intervento del presidente dell’Enea, Luigi Paganetto, seguito dal coordinatore degli Studi dell’Enea, Carlo Manna e da Airaghi, Lorenzoni e Zorzoli per l’Advisory Board REA.
Per le 10:00 è prevista una tavola rotonda alla quale parteciperanno l’onorevole Capezzone, presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, Fanelli, commissario dell’Autorità Energia e Gas, Graziotti, presidente dell’AssoEsco, Marcegaglia e Pistorio per la Confindustria, Realacci e Sodano, presidenti delle Commissioni Ambiente rispettivamente della Camera e del Senato, Sarabosio, presidente della Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato e Chicco Testa, presidente del comitato organizzativo di “World Energy Congress Rome 2007”.
Oggetto dei dibattiti e degli interventi è appunto il Rapporto Enea che quest’anno, oltre ai tradizionali due volumi (il primo dedicato alla situazione generale energetica – ambientale e il secondo riservato alle analisi e agli approfondimenti statistici) ne presenta un terzo dal titolo “Analisi e Scenari”, realizzato per un pubblico più vasto con l’intento di rendere più ampia e più chiara l’informazione e la consapevolezza sulle future scelte di politica energetica.

h3. I contenuti del Rapporto

_Qui di seguito sintetizziamo alcuni tra i temi più significativi riportati dallo studio dell’Enea. Si tratta di una veloce panoramica che coglie solo qualche aspetto scelto tra i più importanti, ma che può fornire un’idea dei contenuti del rapporto 2006_

Esaminando gli scenari attuali del clima e delle politiche energetiche, l’Enea punta la sua attenzione sulle strategie di adattamento come interventi necessari per salvaguardare il nostro ambiente.
Si tratta di una sfida che deve tra l’altro prevedere la mitigazione delle cause del riscaldamento globale e, per giungere a questo obiettivo, occorre, secondo l’Enea, realizzare delle analisi, non solo della situazione attuale, ma anche dell’evoluzione tendenziale.
Gli interventi che vengono prospettati riguardano varie tematiche e differenti tecnologie da utilizzare. Innanzitutto occorre una attenta gestione dell’efficienza energetica soprattutto negli usi finali, abbassando il livello di consumo. Ma questo deve necessariamente essere integrato attraverso una incisiva promozione delle fonti rinnovabili di energia, sia per gli usi industriali che per quelli domestici, dall’elettricità ai carburanti.
Ma per fronteggiare l’emergenza ambientale occorre pensare, secondo il rapporto dell’Enea, anche in termini di lungo periodo. Oltre la fatidica data dell’anno 2020, occorre predisporsi per un’integrazione di combustibili per la generazione termoelettrica.
Quali sono in concreto gli obiettivi di riduzione delle emissioni di Co2?
L’obiettivo del 42% è, secondo le previsioni dell’ente, una possibile realtà e raggiungibile nel 2020, ma l’ottimismo porta a ipotizzare che il miglioramento dei processi di conversione dell’energia primaria agli usi finali possa migliorare di un ulteriore 15%.
Ma nel panorama delle cifre offerte da questo rapporto, scopriamo dei dati interessanti, come ad esempio quelli che riguardano il settore residenziale, nel quale il riscaldamento costituisce l’80% dei consumi finali. Qui si può incidere significativamente e le nuove tecnologie potranno, a lungo termine, ridurre la domanda di un range tra il 16 e il 23%.
Si parla invece di raggiungere un – 27% delle emissioni inquinanti grazie all’impiego delle tecnologie di produzione energetica da fonti rinnovabili, tecnologie già oggi ampiamente disponibili, ma che vedranno una seconda generazione ancora più efficiente e con costi maggiormente contenuti, tale da rendere più praticabile la loro diffusione, sia per la facilità di installazione, che per il minor impegno finanziario richiesto. Queste due saranno le chiavi di una utilizzazione più ampia da parte del consumatore finale e quindi di una maggiore garanzia di raggiungere l’obiettivo su citato.
Tutto questo passa anche per un processo di “decarbonizzazione” delle fonti primarie di origine fossile che, in primo momento, verrà assicurata dall’aumento di consumo di gas naturale (circa il 15%) e in una seconda fase, attraverso delle tecnologie cosiddette di “cattura e sconfinamento” della Co2 che dovrebbero, intorno al 2030 portare questo processo a contare per circa il 50%. Qui siamo ancora nel campo della ricerca e dello studio che per altro dovrebbero affinare e rendere più efficienti anche le tecnologie per la produzione e l’utilizzo di idrogeno. L’importante, fa notare il rapporto dell’Enea, sarà riuscire ad avviare una spirale virtuosa tra ricerca e sistema produttivo, come si sta verificando a Priolo in Sicilia, dove il progetto Archimede dell’Enea, nel campo del solare a concentrazione, sta diventando realtà grazie ad un accordo con l’Enel, che ha iniziato la realizzazione di una centrale termoelettrica.

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