Il Premio Nobel 2007 sostiene la campagna “Lighting a Million Lives” a favore del rifornimento energetico delle zone rurali dell’India
“Il costo di un mese di guerra in Iraq è leggermente inferiore al costo necessario per alimentare in elettricità e dare così la luce a un miliardo di individui, attraverso lanterne elettriche alimentate con pannelli fotovoltaici”. La notizia arriva da Rajendra Pachauri, intervenuto a Copenaghen a una conferenza sul mercato delle emissioni di CO2. Il premio Nobel per la pace, presidente dell’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc) dell’Onu, studia da tempo gli effetti e le cause del surriscaldamento del pianeta. Ora, come sostenitore della campagna “Lighting a Million Lives”, ovvero “illuminando un miliardo di vite”, spiega che con 15 miliardi di dollari si potrebbe fornire a un miliardo di persone nel mondo un sistema di energia alimentato con tecnologia fotovoltaica. “Milioni e milioni di persone non hanno più la luce una volta che il sole è tramontato – ha detto Pachauri – Nel mondo, circa un miliardo e 600 mila individui non hanno accesso all’elettricità e vivono alla luce del giorno”. La campagna LaML è stata lanciata al meeting 2007 della “Clinton global iniziative” e conta sulla partecipazione dell’Energy and resources institute indiano. L’obiettivo è quello di fornire energia elettrica alle famiglie rurali che non hanno accesso alla rete elettrica, sostituendo le lanterne a cherosene con lanterne solari, e favorendo così l’istruzione dei bambini, il miglioramento della qualità dell’ambiente domestico e la salute delle donne costrette a respirare i fumi del cherosene. Tutte le multinazionali ed organizzazioni internazionali che parteciperanno avranno il compito di acquistare kit contenenti torce e lanterne solari e di finanziare la parte formativa e divulgativa della campagna.