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Quotazioni del greggio stabili, ma Bush si lamenta del prezzo

La quotazione del petrolio è rimasta stabile sui mercati asiatici, sempre sopra i 94 dollari al barile. I contratti con scadenza a febbraio del light crude sono scambiati a 94,10 dollari. Questa situazione non è gradita al presidente americano George W. Bush che giudica i prezzi “molto elevati”, e troppo condizionanti per lo sviluppo dell’economia Usa. Lo ha dichiarato nella sua seconda giornata di visita ufficiale in Arabia Saudita, dove oggi avrà nuovi colloqui con le autorità di Riad, il principale esportatore mondiale di greggio.
Intanto è raddoppiata la produzione di petrolio del giacimento di Darkhovin in Iran, raggiungendo i 100.000 barili al giorno. Lo ha dichiarato Salbali Karami, AD della Arvandan Oil and Gas, la società iraniana che sviluppa il deposito insieme all’Eni. La Aravandan fa parte della National Iranian Oil Company (NIOC), l’ente petrolifero di stato. (fonte Agi)

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