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«Quanto basta»… l’economia diventa green

Da mercoledì 2 a domenica 6 giugno in Toscana economia, ambiente e sostenibilità si incontrano.
Da Piombino parte la sfida di «Quanto Basta», primo Festival dell’economia ecologica, un evento nato con l’obiettivo di tracciare nuovi percorsi di responsabilità ambientale. Il Pil è l’unico indicatore economico e sociale di riferimento? Ciò che non ha valore monetario non ha nessun valore? Quale economia per un futuro ragionevole e più sicuro? Domande a cui tenteranno di dare risposta imprenditori, manager, politici, sociologi e giornalisti impegnati a delineare la fisionomia di una rivoluzione già in atto, ma ancora poco condivisa.
Comprendere che il capitale delle risorse naturali e il capitale prodotto dall’uomo sono complementari e non alternativi è una priorità per il mondo dell’impresa, per l’amministrazione pubblica e p er quanti operano nel settore dei media. Nel programma del Festival di Piombino, incontri, tavole rotonde e workshop affronteranno il tema della sostenibilità ambientale come fondamento economico, con iniziative dislocate in molti spazi cittadini e che coinvolgeranno anche il pubblico più giovane con laboratori didattici. Non mancheranno le occasioni di spettacolo che avranno, tra i protagonisti, Bobo Rondelli (in concerto mercoledì 2 giugno), la iena Luigi Pelazza (che intervisterà Fabio Mussi, Aldo Agroppi e Marco Lami venerdì 4 giugno), Margherita Hack e Ginevra Di Marco con lo spettacolo teatrale L’anima della terra (vista dalle stelle), in programma giovedì 3 giugno.
«Economia, ambiente: mai l’uno senza l’altro – dichiara l’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini -. L’economia oggi più che mai deve andare di pari passo con l’ambiente. Anzi, è fondamentale dare un “valore economico& rdquo; alle risorse della natura. Rilanciamo dunque il binomio economia-ambiente e partiamo da qui, soprattutto per due motivi. Il primo, perché altrimenti a pagare le conseguenze di un approccio sbagliato con l’ambiente saranno proprio l’economia e le generazioni future. Secondo: la scommessa vera consiste nell’unire sviluppo e disponibilità delle risorse facendo dell’ambiente il tema centrale delle nostre scelte pubbliche in tutti i campi. Non esiste attività economica che non abbia riflessi sull’ambiente. Si pensi allo smog, o ai rifiuti: ogni anno le aziende toscane insieme al lavoro e al reddito producono 7 milioni di tonnellate di rifiuti speciali (il 74% del totale). Come smaltirli e gestirli? La questione è di primaria importanza e più forte che mai ci richiama alla responsabilità e alla concretezza».
«Per la pluralità delle sue vocazioni e per le sue criticità Piombino rappresenta un luogo significativo per l’ambientazione del Festival dell’economia ecologica – dice il sindaco di Piombino Gianni Anselmi – I temi che pone, quelli della responsabilità sociale, della complessità territoriale e dell’ economia sostenibile, oltre ad avere qui una loro giusta collocazione, aiutano questa città ad allargare lo sguardo sul mondo e sul futuro, ponendola al centro di una grande riflessione all’insegna della creatività e dell’innovazione. Per i promotori del Festival sarà invece un’importante occasione per cogliere nel tessuto di questo territorio alcuni ingredienti essenziali di riflessione: il tema del risanamento ambientale, delle infrastrutture, dell’innovazione industriale, delle tecnologie per le energie rinnovabili, della portualità e della nautica».