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Quando lo sviluppo sostenibile premia

(Rinnovabili.it) – Un centro di ricerca cubano per eco-materiali, un ente no-profit australiano che si dedica agli anziani senza casa, un progetto malese per la gestione dell’acqua piovana, una cittadina russa che ha orientato il proprio piano di sviluppo urbano verso la massima efficienza energetica. Questi e altri sono i vincitori dello *Scroll of Honour Awards*, il prestigioso premio assegnato annualmente dalle Nazioni Unite come riconoscimento del lavoro svolto nel campo dello sviluppo degli insediamenti umani. Gli Awards state assegnati a singoli o istituzioni dalla Namibia, Malesia, Cuba, Australia, Russia e Stati Uniti e a tre realtà provenienti dal Burkina Faso, Messico e Thailandia per le loro _buone pratiche._ Il minimo comun denominatore fra tutti i vincitori è ancora una volta la sostenibilità, declinata in ognuno degli aspetti in grado di migliorare le condizioni di vita nei centri urbani.

Tra i premiati, la *Austin Energy Green Building* – un’organizzazione fondata nella capitale texana nel 1991 – è stata riconosciuta da UN-HABITAT il primo ente degli Stati Uniti ad aprire la strada a pratiche di edilizia sostenibile. *L’Amministrazione Comunale di Yakutsk*, in Russia, ha ottenuto il premio per il suo piano di climatizzazione urbana. Riconosciuta come la “città più fredda del mondo” (la temperatura non è mai superiore allo zero, e può scendere fino alla misurazione record di -63 °C), Yakutsk ha implementato nel 2009 un ambizioso programma per il risparmio energetico e l’efficienza edilizia.
Il *Centro di Ricerca e Sviluppo di strutture e materiali* (ICW) a Cuba ha ottenuto il riconoscimento grazie al lavoro che svolge dal 1992; ICW promuove la creazione di piccoli laboratori per la gente comune in cui le comunità locali possono imparare il mestiere e produrre i propri materiali da costruzione a buon mercato, rispettando l’ambiente e tenendo sott’occhio i consumi energetici. Ad oggi il centro può contare oltre 50 workshop a Cuba, e altri 16 in tutto il mondo, tra cui America Latina, Africa, Medio Oriente e in Asia. Gli altri vincitori possono essere consultati “qui”:https://www.unhabitat.org/downloads/docs/10353_1_594116.pdf.

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